Incidente mortale di Andrea Prosperi, la Procura passa al setaccio la segnaletica stradale a Prati

Foto incrocio via Caracciolo con via Ruggero di Lauria. È passato poco più di un mese dal drammatico incidente stradale che è costato la vita ad Andrea Prosperi. Avvocato 48 enne, in sella al suo scooter Honda Sh 300. Che all’incrocio di via Ruggero di Lauria, nel cuore del quartiere Prati, era stato investito da una Bmw, condotta da una donna di 55 anni. L’impatto era stato violentissimo, con il professionista sbalzato di sella. Che aveva picchiato violentemente contro il selciato. Inutili i primi soccorsi, prestati dalla stessa investitrice, e la successiva corsa in ospedale. Dove purtroppo, a causa delle gravissime ferite riportate, l’avvocato Prosperi è morto. Nella stessa giornata del 14 aprile.

L’incidente ha fatto molto parlare, perché di poco successivo a un altro episodio drammatico. Quello che ha riguardato Leonardo Lamma, deceduto per essere stato sbalzato dalla sua moto, probabilmente a causa di un dosso mal ripristinato, a Corso Francia. E anche perché Prosperi era l’avvocato civilista di Gabriella Saracino, la madre di Gaia von Freymann. Anche lei deceduta drammaticamente, nel dicembre del 2019. Investita insieme all’amica Camilla Romagnoli, da Paolo Genovese. Figlio del noto regista romano. Insomma, un fil rouge di dolore e sofferenza che sembra non voler finire. Ma sul quale adesso la Procura vuole vederci chiaro. Perché anche a Prati, la manutenzione dei segnali stradali sarebbe carente. Così adesso, si cercano altri possibili responsabili per la morte dell’avvocato Prosperi. Con fatti nuovi, che potrebbero alleggerire non di poco anche la posizione dell’investitrice.

Morte dell’avvocato Prosperi, parla la mamma di Gaia. Basta sangue sulle strade

Le strisce dello stop cancellate, ecco il particolare che potrebbe essere costato la vita ad Andrea Prosperi

In quell’incrocio maledetto, con via Ruggero di Lauria, esiste un segnale di stop. La palina verticale è presente, ma sull’asfalto la segnaletica risulta praticamente invisibile. Cancellata dal tempo, e dalla mancata manutenzione. Questo uno dei particolari emersi dalla consulenza tecnica disposta dalla Procura di Roma. Che servirà a chiarire meglio la dinamica dell’incidente mortale. Sotto la lente degli inquirenti, anche la manutenzione delle alberature, lo stato dell’asfalto e la visibilità dei segnali. Insomma, tutto quello che può comportare un rischio per la circolazione. Con tanto di focus su ditte appaltatrici, rispetto dei capitolati e (mancati?) controlli. Al termine, il registro degli indagati potrebbe farsi più fitto. Rispetto ad ora, dove l’unica iscritta risulta essere la signora al volante della BMW che ha investito e ucciso Andrea Prosperi. Con quali colpe o esimenti, è ancora tutto da decidere .