Andrea Righi morto in un incidente sulla Roma Fiumicino, domani avrebbe compiuto 25 anni. Papà Claudio: ‘Voglio conoscere la verità, cerco testimoni’
Vuole conoscere la verità Claudio, il papà di Andrea Righi, il giovane che proprio domani avrebbe spento 25 candeline e che il 14 ottobre scorso ha perso la vita in un tragico incidente stradale sulla Roma-Fiumicino, all’altezza del km 11,600. Andrea si trovava in sella al suo scooter, un SH125 grigio, quando sarebbe stato travolto da un taxi. E l’impatto è stato devastante: non gli ha lasciato scampo, il suo cuore ha smesso di battere lì.
Andrea Righi morto in un incidente stradale sulla Roma-Fiumicino
“In questo incidente avvenuto il 14/10/2025 più o meno verso le 01:45 al km 11,600 della Roma Fiumicino direzione Fiumicino, ha perso la vita mio figlio, un ragazzo di 24 anni. E ogni informazione può essere fondamentale per chiarire la dinamica dell’accaduto. Sono coinvolti uno scooter SH125 grigio e un taxi” – ha detto Claudio, un papà straziato dal dolore e da quel vuoto che difficilmente riuscirà a colmare. Una perdita innaturale, che nessun genitore dovrebbe mai vivere e conoscere. “Se eri presente, se hai visto qualcosa o conosci qualcuno che potrebbe aver assistito, ti chiediamo di metterti in contatto con noi ai seguiti numeri 3516730605/ 3516040963 o con le autorità competenti. Grazie di cuore per la collaborazione e la sensibilità” – ha concluso nel suo appello social.
Claudio, che abbiamo contattato, ci ha raccontato quella tragica sera. La buonanotte del figlio che arriva per messaggio sul suo telefono pochi minuti dopo le 23, lui che si mette al letto sicuro e certo che Andrea è ritornato a casa. Ma così, purtroppo, non è stato. Andrea, che proprio domani avrebbe compiuto 25 anni, aveva finito il suo turno di lavoro in un ristorante di Piazza Capranica, nel cuore di Roma. E aveva deciso di andare a Focene dalla zia per aiutarla: lei si è trasferita da poco, lui quando poteva la raggiungeva per fare un po’ di lavoretti, non voleva lasciarla sola. Voleva aiutarla, quando poteva andava a casa. E così voleva fare il 14 ottobre, ma purtroppo il destino è stato terribile e oggi la storia ha un finale tragico. Andrea, che viaggiava in sella al suo scooter, sarebbe stato travolto da un taxi e per lui non c’è stato nulla da fare.
“Voglio conoscere la verità”
Papà Claudio, assistito da due legali, vuole conoscere la verità, sapere la dinamica, capire cosa sia successo al suo amato Andrea quella tragica sera di metà ottobre. Secondo la versione del tassista, Andrea sarebbe finito contro il guardrail, poi sarebbe scivolato e sarebbe finito sulla strada, travolto dalla sua auto. Ma la dinamica non è ancora chiara, ci sono tanti perché senza risposta. “Io subito dopo l’incidente sono andato lì, sulla Roma Fiumicino, in quel punto. Volevo capire, non ho trovato i segni a terra che avrebbe potuto lasciare lo scooter“. Come è possibile? Si chiede Claudio, che ha deciso di rivolgersi proprio al tassista. Di fare un appello a lui.
Al suo avvocato l’uomo ha detto di essere straziato e dispiaciuto per quello che è successo. Eppure – dice Claudio – “non è ancora arrivata una lettera, un post, un messaggio da parte sua. Sono genitore, vorrei ci mettesse la faccia. Vorrei mi dicesse la versione, si facesse sentire” – ha detto. Papà Claudio, così come tutta la sua famiglia, vuole solo conoscere la verità, sapere gli ultimi istanti di vita di suo figlio Andrea. Quel ragazzo pieno di vita, con tanti sogni nel cassetto. Sogni spezzati via in una serata di metà ottobre, stroncati lì sull’asfalto della Roma-Fiumicino.
Ora spetterà agli inquirenti fare chiarezza e al vaglio ci sono anche le telecamere di sicurezza di quella strada, con la speranza che gli ‘occhi elettronici’ abbiano ripreso la scena e possano aiutare a trovare le risposte che lui cerca. Claudio deve fare i conti con la perdita di Andrea, con una verità che al momento non conosce. E con un dolore immenso, che mai nessun genitore dovrebbe provare.