Animali maltrattati a Roma Nord: blitz dei Carabinieri, sequestri e denunce (FOTO)

Carabinieri e Asl in difesa degli animali. Nelle ultime settimane, i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia, in collaborazione con il personale dell’ASL Roma 1, hanno condotto un’operazione mirata nelle zone di La Storta, Prima Porta e Cesano, focalizzandosi sulla verifica delle condizioni di detenzione degli animali domestici e da reddito, con particolare attenzione a chi è sottoposto ai proprietari sottoposti a misure restrittive come arresti domiciliari o detenzione domiciliare.
Il bilancio dell’operazione è significativo: 2 persone denunciate alla Procura della Repubblica di Roma, una per maltrattamento di animali e l’altra per omessa custodia e mal governo di animali. Inoltre, sono state comminate sanzioni amministrative a 7 persone, sei delle quali per mancata iscrizione all’anagrafe canina e assenza di microchip obbligatorio, e una per omessa identificazione e registrazione in banca dati nazionale di equini, per un totale di 8.700 euro.

Animali chiusi in gabbie, sporchi e senza chip
Tra i casi più gravi, un uomo con precedenti penali è stato denunciato per maltrattamento di animali: deteneva quattro cani, tra cui un chihuahua e tre meticci, all’interno di una gabbia di piccole dimensioni, in condizioni igienico-sanitarie precarie. Gli animali sono stati sequestrati e affidati al canile comunale “La Muratella”. L’uomo è stato inoltre multato per mancata iscrizione all’anagrafe canina e assenza di microchip, per un importo di 1.200 euro.
In un altro episodio, una donna è stata denunciata per omessa custodia e mal governo di animali: il suo cane, lasciato incustodito, ha morso un passante, causandogli una lesione guaribile in cinque giorni.
L’operazione ha fatto emergere anche una lunga lista di proprietari inadempienti: ben 7 sanzioni amministrative per un totale di 8.700 euro. Tra i casi più gravi i carabinieri hanno trovato un uomo agli arresti domiciliari, già segnalato per reati precedenti, con tre cani senza microchip. Per lui è scattata una multa da 1.800 euro. Un altro, titolare di un allevamento, è stato multato per 2.100 euro e si è visto sequestrare 30 galline, 13 ovini e 3 caprini. Denunciato anche un 47enne per mancata registrazione di due cavalli e assenza di autorizzazione per la struttura di detenzione animali.
Irregolarità diffuse
Questi episodi evidenziano un problema più ampio: la mancanza di responsabilità da parte di alcuni proprietari di animali. La mancata registrazione all’anagrafe canina e l’assenza di microchip non solo rappresentano una violazione della legge, ma impediscono anche un’efficace gestione e controllo degli animali sul territorio.
Secondo il XII Rapporto “Animali in Città 2023” di Legambiente, in Italia mancano all’appello dell’anagrafe canina almeno 2 milioni di cani, con una concentrazione significativa nelle regioni del centro-sud, tra cui il Lazio.
L’importanza della prevenzione e del controllo
L’operazione condotta dai Carabinieri e dall’ASL Roma 1 dimostra l’importanza di controlli regolari e di una collaborazione tra istituzioni per garantire il benessere degli animali e la sicurezza dei cittadini.
La Legge 20 luglio 2004, n. 189, ha introdotto nel codice penale italiano specifici reati contro il sentimento per gli animali, sanzionando comportamenti come il maltrattamento, l’abbandono e l’uccisione di animali per crudeltà o senza necessità.