“Annamo bene”, Gualtieri influencer, Rocca assente: il Lazio sprofonda nei sondaggi

Se ci fosse ancora la mitica Sora Lella, avrebbe esclamato la sua frase cult: “Annamo bene… annamo proprio bene!”. E questo sarebbe stato sicuramente il momento giusto per dirlo, visti i risultati ottenuti dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri e, ancor di più, dal governatore del Lazio Francesco Rocca. Entrambi, uno del centrosinistra, l’altro del centrodestra, precipitati nel gradimento dei cittadini.
Il primo, forse troppo preso da una realtà virtuale, tra dirette sui vari social, post e foto quasi da influencer, sembra aver dimenticato che Roma ha problemi veri, che non si risolvono con il taglio di un nastro a un cantiere che, dopo appena poche ore, spesso presenta problemi e falle.

Il secondo, invece, è quasi non pervenuto, inghiottito dalle liti interne del centrodestra che pare essere più interessato alle spartizioni di poltrone che alle necessità dei cittadini. Però, nel contempo, si spende e si spande per pubblicizzare un’efficienza che risulta solo a chi governa, perché i cittadini non riscontrano affatto i miglioramenti vantati nelle varie campagne di comunicazione volute dal governo Rocca.
Roberto Gualtieri, star di TikTok, ma “non gradito” dai romani
Chi l’avrebbe mai detto? Forse tanti: i cittadini che ogni giorno vivono i disagi della Capitale. Quel sindaco di Roma, popolarissimo su Instagram e TikTok, con numeri da star (18 milioni di visualizzazioni in tre mesi), si ritrova invece confinato nella parte bassa della classifica di gradimento stilata dal Sole 24 Ore. Con un indice di gradimento al 47%, Roberto Gualtieri segna un -13,2% dal suo insediamento, il peggior calo registrato tra tutti i sindaci italiani. Un vulnus politico che non può passare inosservato.
E le elezioni, anche se a qualcuno possono sembrare lontane, in realtà sono ormai alle porte. Sia all’interno del Pd che nell’interno del centrosinistra le lotte interne continuano a fomentarsi. E, se all’uscita di questi risultati si tenta di parare il colpo, parlando di un “recupero” anziché di un calo (da -15,2 a -13,2: in pratica, si continua a precipitare, ma meno di prima, quindi tutti contenti…), dall’altra c’è sicuramente chi gode di questa disfatta. Magari chi punta a soffiare il posto a Roberto Gualtieri.
Canta (e suona) che ti passa
Tra i papabili alla candidatura, anche se le sue mire potrebbero ormai essere anche oltre il Campidoglio, ci sarebbe Alessandro Onorato, che nei mesi scorsi non ha nascosto la sua voglia di presentarsi come possibile Primo Cittadino. Ma anche lui, come Gualtieri, sembra essere social-dipendente: accumula like e visualizzazioni ai post, grazie anche alle passerelle con grandi nomi dello spettacolo, della musica e dello sport con cui spesso appare.
Volendo scherzare, i due – Gualtieri e Onorato – insieme potrebbero funzionare benissimo. Il sindaco che suona con la chitarra, l’assessore che canta, come quando si è esibito accanto ad Achille Lauro. Le visualizzazioni e i like magari sarebbero al top, molti di più rispetto al gradimento attuale del sindaco di Roma.
Francesco Rocca in fondo alla classifica di gradimento dei cittadini
Aveva promesso un cambio di passo. E lo ha fatto: difficile, infatti, fare peggio, visto che è finito in fondo alla classifica di gradimento. Il verdetto del Governance Poll 2025 del Sole 24 Ore è una sentenza senza appello. Francesco Rocca è il governatore meno apprezzato d’Italia, alla pari con il molisano Francesco Roberti. In fondo alla classifica, con un modesto 44% di gradimento, in caduta libera rispetto al 53,89% con cui aveva vinto le elezioni. Un tracollo del -9,89%, peggiorato da un altro -3,5% rispetto al 2024.
Dalle promesse alle delusioni: Rocca nella top 5 dei crolli di consenso
Rocca entra nel club dei governatori che hanno perso più consenso rispetto al giorno dell’elezione. Meglio di lui – o peggio, dipende dai punti di vista – solo Roberti, De Luca e Zaia. Insomma, il presidente del Lazio riesce nell’impresa di perdere terreno anche in confronto a chi guida Regioni storicamente difficili da amministrare.
L’opposizione attacca: “Promesse mai mantenute, è il re degli ultimi”
Non si è fatta attendere la pioggia di critiche dalle opposizioni, che in una nota congiunta firmata da Pd, M5s, Iv, Azione, Verdi-Sinistra e Polo progressista parlano senza mezzi termini di “fallimento conclamato”. “Siamo al giro di boa del suo mandato – scrivono – e Rocca porta a casa un risultato: è ultimo”. Un risultato che, secondo loro, “non stupisce affatto” viste le promesse disattese: nessun cambio di passo, trasporti al palo, sanità nel caos, servizi tagliatie un carovita che morde sempre di più le famiglie. In particolare, la gestione sanitaria è il punto dolente: pronto soccorso al collasso, liste d’attesa infinite, carenza cronica di medici di base. “Il Lazio merita di meglio”, concludono.
La maggioranza prova a consolarsi: “Zingaretti era peggio”
Da Fratelli d’Italia arriva il contrattacco: il calo? “Fisiologico”, dicono. Rocca sarebbe ancora un “neofita” rispetto a governatori storici, e il suo 44% viene rivendicato come una “percentuale sufficiente a vincere di nuovo le elezioni”. Non solo: Zingaretti – il predecessore e bersaglio preferito della maggioranza – nel 2022 era fermo al 37%, “nonostante fosse anche segretario nazionale del Pd”.
Intanto, mentre maggioranza e opposizione se le suonano a colpi di percentuali, ai cittadini del Lazio – e soprattutto a quelli di Roma, doppiamente colpiti – resta una certezza: la distanza tra le promesse elettorali e la realtà si misura anche nei sondaggi. E fa rumore.