Antoniozzi: “48 anni fa l’omicidio impunito del missino Mikis Mantakas. Perché la Schlein non lo ricorda?”

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“48 anni fa Mikis Mantakas, un giovane studente greco, fu ucciso senza alcuna colpa se non quella di avere presenziato a una manifestazione per protestare contro l’eccidio dei fratelli Mattei. Quell’omicidio, così come la strage di Primavalle, rimase impunito ed è una delle cose per le quali la nostra democrazia dovrebbe provare vergogna”. Lo afferma Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Credo che la mia storia di giovane democristiano all’epoca – aggiunge Antoniozzi – mi esoneri da ogni possibile accusa di revanscismo. Mikis Mantakas apparteneva a quella categoria di giovani missini morti di serie B per i quali non c’è stata giustizia, non c’è stato ricordo, non c’è stata una scusa o un perdono”.

Antoniozzi: perché la Schlein non ricorda Mantakas?

“Quei ragazzi – sottolinea ancora Antoniozzi – dovevano vivere in città in cui i democratici li tacciavano di fascismo e per i quali si sosteneva che uccidere un fascista non era reato. Sarebbe bello, in nome del pacifismo, della riconciliazione, del rifiuto di ogni violenza, che l’onorevole Schlein, neo eletta segretario nazionale del Pd, che non ancora nata nel 1975, ricordasse Mantakas dicendo semplicemente che lo assassinarono vigliaccamente e innocentemente”.

Gli assassini protetti da “Soccorso Rosso”

“Lojacono, che poi riuscì a fuggire, accusato dell’omicidio del giovane greco- conclude Antoniozzi – protetto da Soccorso rosso e visitato persino in carcere da autorevoli esponenti della sinistra. Nella storia tragica degli anni di piombo, che ha visto cadere tanti ragazzi innocenti da una parte e dall’altra e tanti altri potenziali brillanti finire nella morsa del terrorismo, purtroppo i morti di una parte sono ancora oggi rimossi: è tempo di riparare per poter dire mai più”.