Anziché cercare i colpevoli della strage di Acca Larenzia, Schlein e compagni perseguitano chi quella strage ricorda
![acca larenzia scritta](https://www.7colli.it/wp-content/uploads/2023/01/acca-larenzia-scritta.jpg)
All’indomani del ricordo della strage di via Acca Larenzia, a Roma, dove un commando comunista assassinò due ragazzi ventenni e successivamente un terzo fu ucciso negli scontri che seguirono, la preoccupazione della sinistra non è ovviamente quella di identificare gli assassini, chiunque siano, ma quella di perseguitare chi quella strage osa ricordare. Dopo 46 anni non è cambiato nulla: la sinistra se potesse cancellerebbe chi non la pensa cone vuole lei, insomma anche oggi “uccidere un fascista non è reato”. Dalla Schlein a Calenda (che degli anni di piombo non sanno nulla), giù giù per tutti graduati e caporali di Pd, Avs, +Europa e compagni, tutta gente che si definisce spocchiosamente antifascista quando il fascismo non c’è più dal 1945.
In Italia non è proibito essere fascisti
Non solo, ma citano la Costituzione per supportare i loro argomenti strumentalmente polemici: informiano tutta questa gente che straparla di antifascismo e di fascismo che in Italia non è proibito essere fascisti, c’è la libertà di opinione, di pensiero e di espressione, ma quello che è proibito è ricostituire il Partito Nazionale Fascista, quel Partito Nazionale Fascista, e non altri similari o assimilabili, altrinenti dal 1945 a oggi sai quanti partiti violenti e totalitari avrebbero dovuto sciogliere? I legislatori utilizzarono questa formula altrimenti altre forze politiche, anche di sinistra, soprattutto di sinistra, avrebbero dovuto essere sciolti subito. E poi, sono 46 anni che si fa questa cerimonia, ma solo oggi con la destra al governo, si alza questo polverono vergognoso.
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La sinistra non rispetta le vittime innocenti
Vergognoso perché non rispetta i ragazzi morti, di ogni parte politica, non rispetta il vivere civile, non rispetta la democrazia. Perché Schlein e compagni non chiedono di cercare i colpevoli di tutti gli omicidi politici rimasti ancora impuniti, e chiedono invece di colpire chi quegli omicidi ricorda? La malafede e la faziosità sono evidenti e trasparenti. Non c’è tensione ideale né democratica nel voler perseguitare ragazzi che ricordano i loro coetanei assassinati dai terroristi, c’è solo una meschina e squallida polemica politica, a fini politici, per cercare di ribaltare l’esito delle urne, per rovesciare la libera espressione del popolo italiano che ha mandato a casa i vari Schlein, Calenda, Borghi, Magi e tutti gli altri loro sodali. Non è questa la strada per lavorare per la nazione.