Anziché cercare i colpevoli della strage di Acca Larenzia, Schlein e compagni perseguitano chi quella strage ricorda

acca larenzia scritta

All’indomani del ricordo della strage di via Acca Larenzia, a Roma, dove un commando comunista assassinò due ragazzi ventenni e successivamente un terzo fu ucciso negli scontri che seguirono, la preoccupazione della sinistra non è ovviamente quella di identificare gli assassini, chiunque siano, ma quella di perseguitare chi quella strage osa ricordare. Dopo 46 anni non è cambiato nulla: la sinistra se potesse cancellerebbe chi non la pensa cone vuole lei, insomma anche oggi “uccidere un fascista non è reato”. Dalla Schlein a Calenda (che degli anni di piombo non sanno nulla), giù giù per tutti graduati e caporali di Pd, Avs, +Europa e compagni, tutta gente che si definisce spocchiosamente antifascista quando il fascismo non c’è più dal 1945.

In Italia non è proibito essere fascisti

Non solo, ma citano la Costituzione per supportare i loro argomenti strumentalmente polemici: informiano tutta questa gente che straparla di antifascismo e di fascismo che in Italia non è proibito essere fascisti, c’è la libertà di opinione, di pensiero e di espressione, ma quello che è proibito è ricostituire il Partito Nazionale Fascista, quel Partito Nazionale Fascista, e non altri similari o assimilabili, altrinenti dal 1945 a oggi sai quanti partiti violenti e totalitari avrebbero dovuto sciogliere? I legislatori utilizzarono questa formula altrimenti altre forze politiche, anche di sinistra, soprattutto di sinistra, avrebbero dovuto essere sciolti subito. E poi, sono 46 anni che si fa questa cerimonia, ma solo oggi con la destra al governo, si alza questo polverono vergognoso.

La sinistra non rispetta le vittime innocenti

Vergognoso perché non rispetta i ragazzi morti, di ogni parte politica, non rispetta il vivere civile, non rispetta la democrazia. Perché Schlein e compagni non chiedono di cercare i colpevoli di tutti gli omicidi politici rimasti ancora impuniti, e chiedono invece di colpire chi quegli omicidi ricorda? La malafede e la faziosità sono evidenti e trasparenti. Non c’è tensione ideale né democratica nel voler perseguitare  ragazzi che ricordano i loro coetanei assassinati dai terroristi, c’è solo una meschina e squallida polemica politica, a fini politici, per cercare di ribaltare l’esito delle urne, per rovesciare la libera espressione del popolo italiano che ha mandato a casa i vari Schlein, Calenda, Borghi, Magi e tutti gli altri loro sodali. Non è questa la strada per lavorare per la nazione.