Anziché preoccuparsi di togliere la cittadinanza al Duce, tolgano il reddito di cittadinanza a chi non ne ha diritto

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Ma anziché preoccuparsi a ogni 25 aprile, festa divisiva non sentita, di revocare la cittadinanza a Mussolini, perché non fanno il loro dovere togliendo il reddito di cittadinanza ai truffatori che indebitamente lo percepiscono? I giornaloni non danno tanto spazio a queste truffette, ma la loro mole è veramente preoccupante. E a prenderlo sono spesso immigrati, rom, ma anche italiani, ed è sempre gente che lavora al nero: c’è perfino un usuraio. Intendiamoci, non abbiamo nulla contro la società del welfare, perché ogni soldo dato a chi ha bisogno è sacrosanto, ma almeno vigilassero su questo fiume di denaro. A chi va? E come riescono i truffatori a farselo dare? Perché i controlli sono tanti superficiali e sommari, qu7ando la burocrazia per altre cose ci ammazza di carte?

Reddito di cittadinanza, danni per milioni di euro

Abbiamo voluto fare un pccolo esperimento, perché non sia strumentale o polemica la nostra denuncia. Ecco i casi che abbiamo trovato – quelli riportati dai giornali, almeno – solo negli ultimi 15 giorni. I carabinieri di Pavia, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato cinque persone della Bassa Pavese – una 49enne di Torre de Negri, un 27enne e tre 40enni di Albuzzano – che, a vario titolo, si sono resi responsabili di indebita percezione del reddito di cittadinanza. Dal settembre 2019 a oggi, avevano indebitamente ottenuto complessivamente emolumenti per euro 21.730 circa”. Dal nord al centro. I Carabinieri della Stazioni di Montalto di Castro, Valentano, Cellere e Canino tutte della Compagnia di Tuscania e di Viterbo hanno scoperto ben otto persone che percepivano l’rdc, per un totale di oltre 43.000 euro.

Casi in tutta italia, italiani e stranieri

A Bassano Romano, i Carabinieri hanno denunciato un uomo di origini tunisine, un uomo di origini rumene e uno di origini albanesi che hanno continuato a percepire il reddito di cittadinanza, dichiarando falsamente all’Inps attestazioni circa la propria residenza in Italia, per una somma superiore a 35.000 euro. A Rimini, invece, i finanzieri hanno scovato ben 65 persone che percepivano il reddito di cittadinanza. L’attività finora ha permesso di bloccare l’erogazione di circa 40.000 euro. Andiamo in Sicilia, dove sono 269 i furbetti siciliani del reddito di cittadinanza individuati e denunciati dai carabinieri nei primi tre mesi del 2021. E proprio in Sicilia c’era uno che faceva l’usuraio e contemporaneamente percepiva il reddito di cittadinanza. I carabinieri della Stazione di Misilmeri (Palermo) hanno arrestato un uomo di 38 anni.

A Padova danni per 450mila euro

A Padova uno dei casi più clamorosi. I Finanzieri hanno individuato 78 soggetti che, dichiarando il falso oppure omettendo di comunicare le previste informazioni, hanno indebitamente percepito il reddito di cittadinanza per un importo complessivo superiore a 450.000 euro. A carico di questi soggetti, gran parte dei quali stranieri, i Finanzieri hanno accertato che nella domanda hanno omesso di comunicare di essere sottoposti a misura cautelare personale o hanno reso false dichiarazioni circa il requisito della residenza. Gran parte dei soggetti non era nota al Comune di Padova e percepiva il contributo mensile. Risulta eclatante anche il caso di tre soggetti che hanno presentato la domanda, pur essendo iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, di cui due residenti in Tunisia e uno in Colombia.

Ma chi è che non controlla le domande?

Torniamo al sud. I carabinieri della Compagnia di Catanzaro hanno deferito in stato di libertà 22 persone che avevano chiesto e ottenuto, tramite l’Inps, la percezione del reddito di cittadinanza in assenza dei requisiti previsti dalla legge. Il danno complessivo all’erario sarebbe di oltre 80mila euro. I carabinieri di Gimigliano (Cz), invece, hanno deferito in stato di libertà 34 persone per l’indebita percezione del “bonus alimentare” distribuito dal Comune e previsto dal governo in favore delle famiglie bisognose per l’emergenza Covid19. Il danno complessivo è pari ad oltre 11.300 euro. I Carabinieri della Compagnia di Sassuolo (Modena) hanno scoperto tre cittadini rumeni, che percepivano indebitamente il rdc.

Anche residenze fasulle per truffare lo Stato

I Carabinieri della Compagnia di Pitigliano, Grosseto, hanno denunciato un uomo di origini campane, 46 anni con precedenti, per truffa aggravata. Attraverso l’incrocio dei dati in possesso dell’Inps e dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Pitigliano, è emerso infatti che l’uomo aveva stabilito in passato la sua residenza nel comune in forza di un contratto d’affitto, scaduto a ottobre 2019, periodo in cui l’immobile veniva regolarmente riconsegnato alla proprietaria. L’uomo quindi, rientrato nei luoghi di origine, aveva però mantenuto la residenza in maniera del tutto figurativa, al solo fine di ottenere l’elargizione del beneficio, per cui sono risultate agli atti ben due istanze, una fatta ad ottobre 2020 e un’altra a marzo 2021.

Pregiudicato evade per richedere il reddito di cittadinanza

Clamoroso il caso di un pregiudicato che si trovava agli arresti domiciliari ma si è recato in Comune, a Giovinazzo, in provincia di Bari, per compilare e consegnare nell’ufficio dei Servizi Sociali la domanda di reddito di cittadinanza. I carabinieri della Stazione di Giovinazzo lo hanno arrestato per il reato di evasione e resistenza a pubblico ufficiale. I carabinieri di Girifalco (Cz), invece, hanno deferito in stato di libertà 9 persone tra i Comuni di Girifalco, Amaroni, Maida, Curinga e Caraffa di Catanzaro (Cz). Le 9 persone avrebbero goduto illegittimamente dell’emolumento. Il danno complessivamente subito dall’Inps è stimato intorno ai 32mila euro.

Anche un orefice tra i furbetti

E c’è anche chi aveva un lavoro stabile e redditizio. Pur lavorando in nero, commerciando oreficeria, intascava il reddito di cittadinanza. Lo hanno scoperto i militari della tenenza della Guardia di Finanza di Sansepolcro (Arezzo). Gli approfondimenti, svolti anche con servizi di appostamenti e pedinamenti, portavano a richiedere all’autorità giudiziaria aretina un provvedimento di accesso ai fini fiscali. Sono stati rinvenuti articoli di gioielleria per circa 15 kg, nonché un registro di contabilità e vari manoscritti, riferibili all’attività svolta al nero. Il servizio si è concluso con la segnalazione dell’imprenditore per aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza per oltre 10 mila euro. E redditi non dichiarati per circa 150 mila euro.

Contrabbandieri con l’rdc

Concludiamo con un caso recente: il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, ha eseguito, tra i quartieri San Giovanni a Teduccio e Secondigliano del capoluogo e l’area metropolitana, a provvedimenti cautelari nei confronti di quattro componenti di un’organizzazione criminale dedita al contrabbando di sigarette. Due di essi hanno anche falsamente autocertificato i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza.