Anzio, al Circolo della Vela i racconti olimpici di Caterina Banti e Luca Devoti

Manifestazione Vela Anzio

Una serata che ha avuto il sapore dell’epica sportiva, tra i ricordi di chi le Olimpiadi le ha vinte e di chi le ha vissute con passione e autoironia. Sabato 13 settembre ad Anzio, al Circolo della Vela di Roma, si è alzato ufficialmente il sipario sulla stagione 2025/2026 di “Mare e Cultura – Incontri al Circolo”. Protagonista assoluta, la due volte campionessa olimpica Caterina Marianna Banti, oro a Tokyo 2020 e Parigi 2024 insieme a Ruggero Tita nella classe Nacra 17, che ha incantato la platea con racconti e riflessioni sullo sport e sulla vita. A sorpresa, al suo fianco è arrivato anche Luca Devoti, argento a Sydney 2000 nella classe Finn.

L’apertura ufficiale e il messaggio del sindaco

A introdurre l’incontro, organizzato dal consigliere Massimo Morasca e condotto dal giornalista Fabio Colivicchi, il presidente del Circolo Marco Buglielli, che ha ricordato il ruolo del Golfo di Anzio nella storia della vela internazionale. Presente anche il sindaco Aurelio Lo Fazio, accompagnato dagli assessori Valentina CorradoAlessandra Ciotti, che ha annunciato interventi per il rilancio dell’area portuale e nuove iniziative legate allo sport e alla vela internazionale. A portare i saluti della Federazione Italiana Vela il generale Domenico Carbone, a nome del presidente della IV Zona Carlo Cacioppo.

La lezione di Caterina Banti

Sulle note degli inni olimpici di Tokyo e Parigi, la serata ha preso il largo. La Banti, con rigore e sincerità, ha raccontato che la vela è prima di tutto un percorso personale, fatto di scelte, di lavoro costante e di capacità di leggere il vento, dentro e fuori dall’acqua. «Non conta la classifica, conta come porti la barca e come affronti le difficoltà. In mare ci si toglie la maschera, si impara a conoscersi», ha spiegato. Ai genitori dei più piccoli, un consiglio semplice ma efficace: smettere di chiedere “come sei andato?” e iniziare a chiedere “cosa hai imparato oggi?”.

L’autoironia di Luca Devoti

Se Caterina ha parlato con rigore, Luca Devoti ha conquistato la platea con ironia. Ha raccontato i momenti decisivi delle regate di Sydney 2000, tra errori, imprevisti e una determinazione che lo ha portato comunque all’argento olimpico. Per lui la vela è arrivata “tardi”, intorno ai vent’anni, ma è diventata una vocazione: atleta, poi allenatore, preparatore e persino costruttore di barche.