Anzio, al via il drone marino anti-plastica: in porto anche una nuova isola ecologica per i pescatori

Un classico drone marino come quello che presto entrerà in azione a Anzio, davanti al porto ma non solo

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Anzio si afferma come città pioniera nella tutela ambientale grazie al lancio del progetto “Zero Plastica”, iniziativa finanziata dalla Regione Lazio all’interno del Piano Operativo 2024 per lo sviluppo sostenibile della Blue Economy. Il progetto prevede l’adozione di tecnologie innovative per la raccolta dei rifiuti plastici nel mare. Con un obiettivo chiaro: ridurre drasticamente la presenza di inquinanti nel Porto Innocenziano e nell’ecosistema costiero.

Il cuore dell’intervento è rappresentato da un drone marino galleggiante. Un dispositivo ad alta tecnologia in grado di intercettare e raccogliere rifiuti plastici, oli, idrocarburi e persino materiali come gomma e tessuti. Contribuendo a mantenere puliti gli specchi acquei più esposti all’inquinamento.

L’isola ecologica al servizio della flotta peschereccia

Accanto all’introduzione del drone marino, il progetto prevede la realizzazione di una piccola isola ecologica “intelligente” all’interno del Porto Innocenziano. Si tratta di una struttura recintata, dotata di accesso automatizzato e sistemi di raccolta differenziata avanzati. Pensata appositamente per accogliere i rifiuti plastici recuperati dai pescatori durante le attività in mare.

Anzio vanta la seconda flotta peschereccia del Lazio, e proprio questa forza del territorio diventa protagonista attiva della transizione ecologica. I rifiuti raccolti dalle reti da pesca, invece di essere reimmessi in mare o smaltiti in modo improprio, verranno conferiti nell’eco-isola, favorendo una gestione virtuosa e sostenibile dei materiali recuperati.

Un finanziamento regionale per un futuro più pulito

La Regione Lazio ha riconosciuto la validità del progetto presentato dal Comune di Anzio, finanziandolo integralmente con un contributo pari a 98.763,92 euro. L’iniziativa rientra tra le azioni previste dalla legge regionale n. 2/2022 sulla Blue Economy, che mira a promuovere modelli di sviluppo sostenibile nei Comuni costieri e nelle isole laziali, incentivando l’adozione di soluzioni innovative per la salvaguardia degli ecosistemi marini.

La proposta progettuale è stata presentata nei tempi previsti, e ha superato con esito positivo tutte le fasi di valutazione, risultando pienamente ammissibile al finanziamento. Una parte delle spese, in particolare quelle relative all’acquisto del drone, è stata anticipata dal Comune con fondi propri, per accelerare l’avvio operativo del progetto.

Zero Plastica: un modello replicabile

L’iniziativa “Zero Plastica” non si limita a un intervento circoscritto. Si tratta di un modello integrato che potrebbe essere replicato anche in altri porti del litorale laziale. Il progetto prevede non solo la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ma anche un approccio sistemico che coinvolge la comunità locale, in particolare gli operatori del mare, nella gestione condivisa dell’ambiente.

La presenza dell’eco-isola e l’utilizzo del drone si integrano in un’azione coordinata, pensata per ridurre la dispersione della plastica in mare alla fonte. È un passo avanti nella direzione di un’economia circolare e di una maggiore consapevolezza ambientale, che coniuga tecnologia, gestione intelligente dei rifiuti e valorizzazione delle risorse del territorio.

Tecnologia, ambiente e comunità: un nuovo equilibrio

L’esperienza di Anzio dimostra come sia possibile affrontare concretamente l’emergenza ambientale nei porti italiani, adottando soluzioni tecniche all’avanguardia e coinvolgendo le comunità locali. L’intervento si inserisce in un quadro più ampio di promozione della sostenibilità ambientale e della protezione delle acque marine, attraverso la cooperazione tra enti locali, pescatori e amministrazioni regionali.

In un periodo in cui la salute dei mari è messa a dura prova dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento, progetti come questo rappresentano un segnale concreto di cambiamento. Anzio, grazie alla sua capacità di innovare e investire sulla Blue Economy, si propone oggi come esempio virtuoso per tutti i Comuni costieri italiani.