Anzio, cittadini esausti della criminalità scrivono alla Premier Giorgia Meloni

Spaccio, prostituzione, risse, sassaiole, accoltellamenti: sono le scene di ordinaria follia a cui i cittadini di Lavinio sono costretti quotidianamente ad assistere.
Quanto fatto dall’amministrazione Lo Fazio non basta. È stato ampliato il sistema di videosorveglianza a Lavinio Stazione, ma i spacciatori, per lo più nordafricani e africani, vendono la morte nei vicoli lontano da sguardi indiscreti. Calato il sole invece, l’illegalità prolifera sotto gli occhi di tutti, soprattutto quando le bande rivale, per contendersi la piazza di spaccio, se le danno di santa ragione anche con cocci di vetro e sassate.

Alcune sere fa l’ennesima brutale aggressione tra magrebini davanti gli occhi atterriti dei residenti onesti, che ogni mattina escono di casa per lavorare onestamente e al loro rientro certe scene non le vorrebbero vedere.
Non è bastato implementare i controlli in accordo con la Prefettura, predisponendo dei presidi permanenti tra Lavinio Mare e la stazione di Polizia Locale, Carabinieri e Agenti del Commissariato. Basta attendere pochi minuti dopo il passaggio della pattuglia che tutto ritorna come prima. Come non sono bastati gli arresti fatti finora perché la piazza di spaccio continua a rimpinguarsi.
Davanti ad uno stato di invivibilità, i cittadini esausti hanno deciso di aderire ad un comitato chiamato “Lavinio per Lavinio” e hanno scritto al presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni.
La lettera
Carissima Presidente Giorgia Meloni,
siamo i cittadini di Lavinio, frazione del Comune di Anzio, e Le scriviamo nuovamente per richiamare con forza l’attenzione sulla grave situazione di degrado e insicurezza che viviamo quotidianamente, in particolare nei pressi della stazione ferroviaria di Lavinio.
Da mesi, infatti, bande di soggetti extracomunitari si affrontano regolarmente in risse e violenti scontri per il controllo delle attività di spaccio, generando paura e pericolo per i residenti e per i pendolari. A conferma di ciò, è sufficiente consultare le numerose richieste di intervento registrate da Carabinieri, Polizia di Stato e servizi di emergenza sanitaria (118).
Nonostante la convocazione, a giugno di quest’anno, del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura, e le dichiarazioni del Sindaco di Anzio, Dott. Aurelio Lo Fazio, e dell’Assessore alla Sicurezza, Dott. Catello Somma, la realtà purtroppo non è migliorata. Anzi, la percezione di insicurezza tra i cittadini è aumentata:
- le famiglie hanno timore di uscire la sera,
- i pendolari evitano la stazione nelle ore serali,
- gli automobilisti temono di lasciare incustodita la propria vettura nel parcheggio antistante.
Le richieste della cittadinanza
Per questo, chiediamo con urgenza:
- L’istituzione di un presidio fisso di Polizia nei locali dismessi delle Ferrovie dello Stato presso la stazione di Lavinio;
- Il supporto delle Forze Armate e dei reparti speciali (Compagnia di Intervento Operativo dei Carabinieri – C.I.O. e Aliquota di Pronto Intervento della Guardia di Finanza – A.P.I.) a supporto delle Forze dell’Ordine locali, già gravate da carenza di organico e dall’intensa mole di lavoro, soprattutto nei mesi estivi.
Il nostro appello
Siamo cittadini onesti, famiglie e turisti che amano Lavinio e Anzio, ma che non possono più vivere nella paura e nell’abbandono. Chiediamo interventi concreti e immediati per restituire dignità, sicurezza e serenità alla nostra comunità.
In allegato troverete una prima raccolta di firme a sostegno di questa richiesta, a testimonianza della volontà collettiva dei cittadini per bene di Anzio e dei turisti che frequentano la nostra città.
Certi di un Vostro interessamento, Vi salutiamo con rispetto e fiducia.
Con affetto, Il Comitato Volontario “Lavinio per Lavinio”.