Anzio, quartiere Zodiaco “sorvegliato speciale”, via a nove nuove super videocamere: costi e tempi

Anzio, il quartiere Zodiaco, foto Google Maps

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Il Comune di Anzio ha acceso i riflettori sul quartiere Zodiaco e sulla zona di Lavinio Stazione, da tempo considerate aree “attenzionate” per fenomeni di degrado e microcriminalità. È stato infatti approvato e finanziato il progetto di videosorveglianza “Sicurezza Zodiaco–Lavinio Stazione”, con un investimento complessivo che supera i 167mila euro, ora in corso di realizzazione. L’intervento è stato reso possibile grazie al cofinanziamento regionale di 50mila euro ottenuto tramite il bando “Sicurezza in Comune” della Regione Lazio. La restante parte, circa 117mila euro, sarà coperta direttamente dal bilancio comunale di Anzio.

Nove nuove postazioni di controllo video per Anzio

Il progetto di Anzio in corso di realizzazione prevede l’installazione di nove nuove telecamere dotate di sistemi avanzati per la lettura automatica delle targhe. Questi dispositivi andranno a integrarsi con l’impianto di sorveglianza già esistente, potenziando la rete di controllo sul territorio. L’obiettivo dichiarato è duplice: rafforzare la percezione di sicurezza dei cittadini e offrire uno strumento operativo efficace alle forze dell’ordine per il contrasto di reati e comportamenti illeciti.

Il quartiere Zodiaco sotto i riflettori

Non è un caso che la scelta sia caduta proprio sul quartiere Zodiaco e su Lavinio Stazione. Da anni queste aree vengono segnalate come punti critici del territorio, spesso citate in cronache locali per episodi di vandalismo, spaccio e degrado urbano. L’amministrazione comunale ha voluto imprimere un cambio di passo, presentando il quartiere come “sorvegliato speciale”.

Le nuove nuove telecamere non avranno dunque soltanto una funzione tecnica, ma anche simbolica: rappresentano un segnale politico forte, volto a marcare la presenza dello Stato laddove i cittadini chiedono più sicurezza.

La gara e l’affidamento dei lavori

Alla procedura hanno partecipato diverse imprese del settore, tra cui Fibratec, Geotech Engineering, Sinora e Medin Sistemi. Dopo un confronto di preventivi, l’appalto è stato assegnato a Medin Sistemi Srl, con sede a Roma, che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa, pari a circa 96mila euro più IVA. La società, con esperienza pregressa nel settore, avrà il compito non solo di installare gli impianti ma anche di garantire la manutenzione nel tempo.

Tempi stretti e condizione sospensiva

La realizzazione dovrà rispettare un cronoprogramma serrato. Il Comune, infatti, ha proceduto all’affidamento “in urgenza”, in attesa della certificazione antimafia definitiva. È stata inserita una clausola di condizione risolutiva: se dovessero emergere impedimenti legali in capo all’impresa aggiudicataria, l’amministrazione sarà costretta a revocare l’affidamento. Una scelta che mostra la volontà di non perdere tempo, pur muovendosi entro i vincoli imposti dalla normativa sugli appalti pubblici. Il fine lavori è atteso entro l’anno in corso.

Il conto per le casse comunali

Dal punto di vista economico, il progetto pesa soprattutto sulle finanze locali. Dei 167.625 euro complessivi, soltanto 50mila arrivano dalla Regione Lazio. Il resto grava sul bilancio comunale, che dovrà sostenere più di due terzi della spesa. Una decisione che, inevitabilmente, apre la strada a valutazioni politiche: la sicurezza come priorità assoluta, anche a costo di destinare risorse consistenti a un singolo quartiere.

Un laboratorio per la città

Il progetto ZodiacoLavinio Stazione potrebbe diventare un laboratorio per l’intera città di Anzio. Se i risultati saranno positivi in termini di deterrenza e prevenzione dei reati, l’amministrazione potrebbe estendere la rete di telecamere ad altre aree critiche del territorio. L’iniziativa, di fatto, segna un cambio di paradigma: non più solo pattugliamenti e interventi straordinari, ma una sorveglianza permanente, tecnologica e capillare.

Un segnale politico e sociale

Con l’avvio di questo sistema di videosorveglianza, Anzio si allinea a un trend ormai diffuso in molti comuni italiani: puntare sulla tecnologia come strumento di sicurezza urbana. Ma dietro ai numeri e agli atti amministrativi, resta il significato politico della scelta: mettere il quartiere Zodiaco sotto una lente costante, dichiarando che qui la tolleranza verso degrado e criminalità è finita. Una decisione che i cittadini attendevano da anni e che ora diventa realtà, con un investimento importante e un segnale inequivocabile: la sicurezza non è più un’opzione, ma una priorità.