Anzio, sgomberi all’alba in corso Italia

Sgombero Corso Italia Anzio

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Sgombero in corso negli appartamenti occupati abusivamente al civico 37 di Corso Italia, ad Anzio. Su ordine dell’autorità giudiziaria, gli agenti della Polizia di Stato e i Carabinieri – affiancati dalla Polizia Locale – hanno avviato lo sgombero degli appartamenti, sottoposti a sequestro preventivo dopo le denunce per occupazione illecita. Sul posto, i servizi sociali del Comune hanno già predisposto un presidio per individuare e assistere le persone più fragili, garantendo un sostegno temporaneo a chi, in queste ore, rischia di rimanere senza un tetto sopra la testa.

14 appartamenti liberati

14 gli appartamenti liberati e poi sottoposti a sigillo. Le abitazioni sono state messe in sicurezza per il riaffido ai legittimi proprietari. All’interno degli immobili occupati sono state trovate 15 persone. Di queste, tre sono state denunciati e sono in corso interlocuzioni sul posto con i Servizi Sociali per la valutazione di soluzioni alloggiative alternative.

Per un solo immobile è stato necessario rimuovere gli ostacoli apposti dagli occupanti. A tutti, comunque, è stato consentito di recuperare gli effetti personali.

Un provvedimento ineludibile

«La decisione di eseguire lo sgombero è stata adottata dal Giudice per le Indagini Preliminari, in seguito alla denuncia presentata contro ignoti per occupazione abusiva», spiega il sindaco di Anzio, Aurelio Lo Fazio. «L’immobile era sotto sequestro e l’autorità giudiziaria ci ha chiesto di accertare la presenza di persone in condizione di fragilità e di predisporre il loro immediato inserimento in percorsi di assistenza».

Il primo cittadino ha sottolineato che, in questi casi, il Comune non può interferire con le disposizioni giudiziarie ma ha il dovere di affiancare le famiglie nel momento della perdita della “casa”.

Le proteste di sindacati e partiti

Di fronte allo sgombero, l’Unione Inquilini ha rimarcato il suo sconcerto: «Oltre vent’anni di inazione delle amministrazioni e dei proprietari hanno generato questa ingiustizia», attaccano Walter De Cesaris ed Emanuela Isopo, del coordinamento regionale. «Viene penalizzata chi già vive in condizioni di estrema vulnerabilità. Ci auguriamo che nessuna famiglia finisca in mezzo alla strada e che si attivi subito un tavolo sul Welfare Abitativo per soluzioni durature».

nche il circolo di Rifondazione Comunista di Anzio ha organizzato un sit-in a Villa Sarsina, reclamando un impegno concreto del Comune per ricollocare dignitosamente gli sgomberati.

L’impegno del Comune

Da Palazzo Chigi di Anzio fanno sapere che, parallelamente allo sgombero, sono già stati attivati percorsi di emergenza: «Stiamo mettendo a disposizione strutture alberghiere e soluzioni temporanee per chi non ha alternative», rassicura l’assessore al Sociale. Gli assistenti sociali stanno contattando ogni nucleo familiare, con particolare attenzione a anzianidisabili e chi è sottoposto a terapie salvavita. Un protocollo d’intesa con la Prefettura assicurerà risposte rapide nei prossimi giorni.

Tra legalità e diritti: una sfida che continua

Lo sgombero di Corso Italia non è un episodio isolato, ma il culmine di anni di contenziosi sul patrimonio immobiliare di Anzio e sulla piaga dell’abusivismo. Da un lato, il rispetto delle norme che tutelano il diritto di proprietà; dall’altro, il diritto alla casa, riconosciuto dalla Costituzione. Trovare un equilibrio non è semplice, ma è l’unica strada per evitare che situazioni di emergenza umanitaria si trasformino in conflitti sociali.