Anzio, ultimatum agli ex inquilini di Corso Italia, via al conto alla rovescia per il ritiro dei beni abbandonati: il calendario

Anzio, le case popolari di via Italia, foto Google Maps

Ad Anzio si chiude un capitolo spinoso che per mesi ha tenuto banco tra ordinanze, accessi rinviati e appartamenti bloccati. Dopo lo sgombero del 26 giugno scorso disposto dall’Autorità Giudiziaria, i proprietari degli immobili di Corso Italia 36 — quattordici appartamenti in tutto — hanno pubblicato una diffida ufficiale e un calendario vincolante per il ritiro dei beni mobili residui lasciati dagli ex occupanti.
Una decisione dettata dall’esigenza di ripristinare ordine e legalità, dopo mesi di confusione logistica e richieste di accesso frammentarie che hanno impedito alla proprietà di rientrare pienamente in possesso dei locali.

Accessi scaglionati e regole ferree: niente più rinvii per gli inquilini di Anzio Corso Italia

La comunicazione, resa pubblica per garantire piena conoscibilità agli ex inquilini, fissa cinque finestre temporali tra ottobre e dicembre 2025:

25 ottobre

7-8 novembre

21-22 novembre

5-6 dicembre

19-20 dicembre
Gli ex occupanti potranno scegliere una o due date, confermandole per iscritto almeno sette giorni prima, tramite email o PEC.
Gli accessi saranno consentiti solo nelle fasce 9:00–13:00 e 14:30–16:00, per motivi di sicurezza e mancanza di energia elettrica negli stabili. Qualsiasi richiesta fuori calendario — domeniche comprese — sarà respinta come “inefficace”.

Dopo il 20 dicembre, tutto ciò che resta sarà considerato abbandonato

La diffida parla chiaro: trascorso il termine del 20 dicembre 2025, ogni bene non ritirato sarà considerato abbandonato ai sensi dell’art. 923 del Codice Civile. La proprietà potrà procedere alla rimozione o allo smaltimento a proprie cure, ma a spese degli interessati.
Ogni violazione del calendario sarà trattata come turbativa del possesso o violazione del diritto di proprietà.

Una decisione di “ordine e proporzionalità”

Dopo mesi di accessi rinviati, comunicazioni disordinate e tentativi falliti di coordinamento, la proprietà ha scelto di imporre regole chiare “nell’interesse di tutte le parti coinvolte”. L’obiettivo è garantire che le operazioni di recupero dei beni si svolgano in un clima di sicurezza, correttezza e trasparenza, restituendo finalmente agli immobili di Corso Italia 36A la piena disponibilità funzionale dopo uno sgombero rimasto sospeso troppo a lungo.