Anzio, via al nuovo Centro Temporaneo per senza tetto e fragili: dove e quando

Anzio si prepara a un’importante svolta sociale. Con la Determinazione n. 95 del 27 maggio 2025, il Comune ha ufficializzato l’avvio del nuovo Centro Temporaneo per senza tetto e persone fragili. Parte integrante del più ampio progetto nazionale PNRR destinato all’inclusione e alla coesione sociale. Denominata “Stazione di posta”, la struttura sarà un presidio di accoglienza e supporto rivolto a persone in condizioni di estrema marginalità. Verrà pagato con fondi pubblici e dovrebbe partire operativamente – salvo rinvii – entro i prossimi tre anni.
Del progetto è stata incaricata la Ninfea Cooperativa Sociale. La nuova struttura di accoglienza sorgerà ad Anzio, ma non è noto ancora, di preciso, dove.

Anzio, nasce il nuovo Centro Temporaneo per senza tetto e fragili
L’iniziativa nasce dalla strategia di rilancio dei servizi sociali del Distretto RM 6.6, di cui Anzio è ente capofila dal 1° marzo 2022, in sostituzione del Comune di Nettuno. L’obiettivo è fornire risposte concrete e tempestive a una crescente domanda di assistenza che colpisce soprattutto i senza fissa dimora e soggetti in condizione di grave vulnerabilità economica e sociale.
Dal PNRR ai territori: cosa prevede il progetto di Anzio
Il progetto rientra nella Linea di Investimento 1.3 del PNRR, sub-investimento 1.3.2 “Stazioni di Posta” (CUP F34H22000420006), finanziato dall’Unione Europea con fondi Next Generation EU. A beneficiare della progettazione sarà la cooperativa sociale Ninfea, selezionata con un punteggio di 214 su 240 dalla Commissione giudicatrice riunitasi il 14 maggio 2025.
Le “Stazioni di posta” non sono solo ‘dormitori temporanei’. Sono veri e propri hub sociali, aperti alla cittadinanza, che offrono accoglienza notturna, ma anche servizi fondamentali: assistenza sanitaria di base, distribuzione alimentare, recapito postale, mediazione culturale, orientamento al lavoro, consulenza legale. Una risposta multidimensionale alla povertà estrema.
Dove e quando partirà il servizio di accoglienza di Anzio
Il centro troverà sede nel territorio comunale di Anzio, con apertura prevista entro l’estate 2025. I lavori di allestimento e attivazione del servizio saranno coordinati dalla cooperativa Ninfea, che ha sede legale a Sabaudia, e opererà in stretta collaborazione con i Servizi Sociali comunali e le istituzioni sanitarie del territorio.
La nuova struttura si aggiunge a un percorso di progressiva attenzione al disagio, già avviato ad Anzio il 28 febbraio 2025, con l’approvazione del Documento Unico di Programmazione 2025-2027, e rafforzato dal Piano Esecutivo di Gestione varato il 14 marzo 2025.
Via dell’Accoglienza di Anzio: era solo il primo passo
L’avvio del centro rappresenta la naturale prosecuzione di una politica sociale già intrapresa dal Comune con la creazione, nel febbraio 2025, della “via dell’Accoglienza”. Un indirizzo fittizio che permette a chi vive in strada di registrarsi all’anagrafe, ottenendo così l’accesso a diritti fondamentali come la sanità, l’assistenza sociale e il lavoro.
Questa misura ha permesso, per la prima volta, di superare il blocco burocratico che negava ai senza dimora l’identità giuridica e amministrativa, lasciandoli ai margini dei servizi pubblici.
Un distretto in rete per non lasciare nessuno indietro, da Anzio coinvolgendo Nettuno
Il Distretto Sociosanitario RM 6.6, che riunisce i Comuni di Anzio e Nettuno, ha costruito negli ultimi anni una rete di interventi sempre più articolata. La nuova convenzione tra i due Comuni del 14 febbraio 2022 ha rafforzato la gestione associata dei servizi sociali. Puntando su progettualità condivise e coordinamento delle risorse.
Il coordinamento dei Piani di Zona è stato affidato dal 24 maggio 2022 alla Dirigente dell’Area Servizi alla Persona del Comune di Anzio, che ha guidato il processo fino alla recente approvazione del partenariato.
La risposta di Anzio alla marginalità sociale
Il Centro Temporaneo in arrivo non è solo un’infrastruttura: è un messaggio politico chiaro. Anzio sceglie di stare dalla parte degli ultimi. La Giunta guidata dal sindaco Aurelio Lo Fazio, in carica dal 3 dicembre 2024, si è assunta la responsabilità di dare risposte concrete, anche in tempi di tagli e difficoltà.
La povertà estrema, spesso invisibile, viene così affrontata con un modello che coniuga accoglienza, diritti, reinserimento. Un modello che guarda al futuro, ma con i piedi ben piantati nella realtà.
E per una città storicamente associata al turismo e al patrimonio archeologico, questa potrebbe essere la sfida più importante: riscrivere il proprio ruolo anche come presidio di civiltà e dignità per chi è rimasto indietro.