Appalti mascherine, la denuncia di Santori e Matone: “Nel magazzino Cerimant scatoloni abbandonati con scritte in cinese”

“L’autorità giudiziaria accerti il contenuto dei numerosi scatoloni chiusi e con scritte in cinese abbandonati nella caserma dell’ex VIII Cerimant su via Prenestina. Assurdo che non si sappia con certezza che cosa c’è dentro ai pacchi destinati alle Asl, se mascherine o camici, e nel caso delle prime di quali tipo siano e se abbiano regolare certificazione CE”. Lo dichiarano in una nota congiunta la deputata Simonetta Matone e il consigliere Fabrizio Santori, capogruppo in Campidoglio, i due rappresentanti della Lega che hanno presentato una denuncia querela a tutte le autorità preposte dopo il sopralluogo effettuato, a seguito delle numerose segnalazioni dei cittadini, nella sede dell’ex VIII Cerimant.
“Vogliamo sapere – proseguono i due esponenti della Lega – quale ente ha commissionato questo carico. Verosimilmente questa è la merce per la quale sono stati spesi 11 milioni di soldi pubblici durante l’emergenza Covid, quelli che la Corte dei conti, come riportato da molti organi di stampa, ha chiesto indietro al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. In una denuncia querela circostanziata e supportata da prove e video, chiediamo alla Procura della repubblica, alla Procura militare e alla Corte dei conti, che siamo certi interverranno con celerità e rigore ciascuna per la propria competenza, di fare luce sulla vicenda e di individuare e perseguire tutti gli eventuali responsabili”.

La nota della Regione Lazio sul magazzino Cerimant
La Regione Lazio, che attraverso i volontari che collaborano con la Protezione civile regionale gestisce la logistica del magazzino, contattata dal Fatto il 6 ottobre scorso ha precisato la propria posizione e fornito alcune risposte agli interrogativi di Santori e Matone. “Presso il magazzino Cerimant – si legge in una nota di replica – si trovano stoccati, pressoché esclusivamente, dpi forniti dalla struttura commissariale, fintanto che la stessa ha provveduto a consegnarli sulla base delle richieste della direzione salute della regione Lazio. Le certificazioni dei materiali vanno quindi richieste alla struttura commissariale. Presso il magazzino Cerimant è presente un consistente numero di dpi forniti dalla struttura commissariale sottoposti a sequestro dalla Procura di Gorizia. Inoltre, la Protezione civile del Lazio ha sempre e solo avuto compiti logistici rispetto ai beni forniti dalla struttura commissariale, provvedendo alla distribuzione alle strutture sanitarie sulla base delle indicazioni della Direzione Salute”.