Appalti stradali truccati a Roma, corruzione e frode nei lavori di manutenzione delle strade: 5 arresti

Appalti truccati a Roma

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Appalti stradali truccati e pilotati a Roma, corruzione, frode nei lavori di manutenzione. E oggi un cerchio che si chiude. Questa mattina all’alba la Guardia di Finanza ha arrestato 5 persone, che dovranno rispondere delle ipotesi di reato di associazione per delinquere, corruzione, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, trasferimento fraudolento di valori e bancarotta fraudolenta.

I finanzieri del Comando Provinciale in queste ore stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di 5 persone, finite in carcere, e 17 società, destinatarie della misura interdittiva del divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione. Già a novembre scorso la Procura di Roma stava indagando su quei presunti appalti pilotati, su quella galassia di aziende riconducibili a un imprenditore di Frascati, M.P., che avrebbe costruito quasi un impero sull’asfalto.

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Appalti truccati a Roma: come funzionava

Con l’imprenditore, nel registro degli indagati, diversi mesi fa erano finite 18 persone. Oggi il nuovo provvedimento, quello emesso dal G.I.P. del locale Tribunale che rappresenta la fine delle indagini, la chiusura di un cerchio coordinato dalla Procura della Repubblica capitolina ed eseguito dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma. Gli inquirenti sono riusciti a mettere insieme i pezzi, a ricostruire quel puzzle e hanno capito come gli indagati agivano. Loro che erano stati in grado quasi di costruire un impero sull’asfalto, tra gare truccate, offerte manipolate e corruzione.

L'”impero” sull’asfalto di Roma

Loro avrebbero fondato e messo in piedi una serie di società intestate a prestanome riconducibili a un unico gruppo imprenditoriale, che era attivo nel settore dei lavori di manutenzione stradale. In questo modo, l’organizzazione, che non avrebbe lasciato nulla al caso, si sarebbe aggiudicata, anche attraverso accordi o promesse corruttive, diversi appalti di lavori per il rifacimento di arterie stradali di Grande Viabilità, banditi da Roma Capitale e ASTRAL S.p.A. – Azienda Strade Lazio. E in più quartieri di Roma, dal centro alla periferia.

Costi gonfiati e poca qualità

L’aggiudicazione sarebbe avvenuta in diversi casi attraverso il turbamento della procedura di gara, perpetrata facendo figurare come offerenti più società, solo apparentemente non tra loro collegate. E riconducibili a un unico centro di interessi. Un sistema creato ad hoc, che ora è stato scoperto e smantellato.

Nel corso della lunga indagine, che è stata arricchita dalla collaborazione di Roma Capitale e ASTRAL S.p.A, che hanno avviato specifiche procedure interne di audit, sono stati raccolti elementi anche relativi a condotte di frode poste in essere dagli indagati nell’esecuzione dei lavori oggetto degli appalti. In particolar modo, le ditte aggiudicatarie avrebbero beneficiato di un illecito abbattimento dei costi di esecuzione in ragione dell’applicazione di un manto di asfalto di spessore inferiore rispetto a quello pattuito, ovvero dell’utilizzo di materiali di qualità e/o quantità inferiore rispetto a quanto stabilito dai capitolati di gara. Un modo, quindi, per gonfiare i costi, ma risparmiare sulla qualità. Tra asfalti scadenti e materiali sottili.

Oggi 5 arresti

Sembrerebbe che il nome dell’imprenditore sia stato inserito, già tra il 2013 e il 2015, in una sorta di black-list consegnata agli uffici del Dipartimento Lavori Pubblici sugli imprenditori da ‘tenere sott’occhio, da attenzionare’.

Oggi la svolta con la Guardia di Finanza, che ha scoperchiato un sistema corrotto, ha arrestato 5 persone e ha chiuso il cerchio dopo una lunga indagine. Quella che ha visto al centro gli appalti stradali di Roma, i lavori di manutenzione che avrebbero dovuto migliorare la qualità delle strade della Capitale.