Appello di CasaPound: domani scendiamo tutti in piazza (video)

CasaPound torna a manifestare. In una diretta stamattina il presidente Simone Di Stefano ha annunciato le motivazioni e le iniziative. “Questa diretta serve per ricordare che domani è sabato e che domani ci saranno in Italia tentissime manifestazioni spontanee. Sono proteste non politiche ma di categorie economiche e di lavoratori, prostrati e distrutti. Ma non dal coronavirus ma dlla crisi economica. Crisi generata dall’incapacità di questo governo. Le manifestazioni che si svolgono sono assolutamente spontanee, senza simboli di partito, e noi riteniamo doveroso partecipare.
CasaPound: scendiamo tutti in piazza
Perché abbiamo visto in queste settimane scene inenarrabili. Abbiamo visto – ricorda Di Stefano – fenomeni veramente preoccupanti. Poi abbiamo anche visto imprenditori che distruggono le loro attività perché non avrebbero potuto riaprirle perché non avevano i soldi. Abbiamo visto signore senza mascherina trascinate via dalla polizia, moto d’acqua della polizia andare a fermare una mamma con due bambini, e altre cose di questo genere. Abbiamo visto senatori voler impedire i discorsi scomodi con urla e ululati”.

Chiedere lo scioglimento del governo
Insomma, dice il presidente di Casapound, “è doveroso ora scendere in piazza in tutta Italia, e farci sentire con voce sempre più alta. Dobbiamo riprenderci il nostro diritto a manifestare. I cittadini devono chiedere in piazza che questo carrozzone rappresentato dal governo italiano venga sciolto. Da notare che quando si chiede alla questura di fare una manifestazioni, la si nega per motivi di ordine sanitario. Il clima è pericoloso, è doveroso anche domani scendere in piazza. Quando si fanno multe ai commercianti che manifestano, mentre non si fanno multe agli assembramenti sotto casa della Romano, c’è qualcosa che non va.
Vogliono paralizzare le nostre attività per poi svenderle
Temo che il governo voglia paralizzare del tutto le nostre attività commerciali per poi in seguito, chissà, svenderle al miglior offerente. Tutto questo è gravissimo. Dobbiamo tutti scendere in piazza a livello strettamente personale, ma per far capire che ci sono degli italiani che non si arrendono. Per protestare contro le regole sempre più folli e sconclusionate che mettono ogni giorno. Riappriopriamoci insomma nelle piazze”, conclude Simone Di Stefano. Non senza sottolineare che l’opposizione non morde come dovrebbe. Perché, ad esempio, non vanno unitamente dal presidente Mattarella a chiedere di prendersi la responsabilità di chiudere questo carrozzone che sta affondando l’Italia.