Approvato il decreto anti rave. La sinistra vota contro: ecco perché perde un punto a settimana…

rave party viterbo (2)

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Via libera della Camera al decreto rave con 183 voti favorevoli, 116 contrari e una sola astensione. Commenta il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti. “Il decreto anti rave del Governo Meloni, contro spacciatori e mafiosi, diventa legge. Nessuna ghigliottina, ma solo il rispetto dell’articolo 64 della Costituzione. E stupisce che chi si professa custode della stessa voglia calpestarla, piegarla e sventolarla ai propri desideri e fini. Con Giorgia Meloni presidente, finalmente l’Italia smette di essere una zona franca per gli spacciatori e non ci saranno più scappatoie, misure blande e scarcerazioni anticipate per i mafiosi. Le opposizioni hanno perso l’occasione per unirsi alla nostra battaglia per la legalità”.

L’Italia dice basta a raduni illegali e spaccio di droga

Per Massimo Ruspandini, vice capogruppo alla Camera di FdI, “dai colleghi del Pd arriva un autentico autogol. Loro stessi ci ricordano come la ghigliottina sia stata usata dai governi precedenti. La differenza è che gli scorsi esecutivi avevano goduto di tempi tecnici ben maggiori dell’attuale governo Meloni. Ricevere lezioni di democrazia dalla sinistra è semplicemente esilarante”. Il vicecapogruppo vicario di FdI alla Camera Manlio Messina nota che “Pd e Cinque stelle hanno tentato sino alla fine di fare un regalo a spacciatori e mafiosi. Il centrodestra unito con grande senso di responsabilità lo ha evitato, consentendo la conversione in legge del Decreto anti rave nei termini fissati dalla Costituzione. L’Italia dice basta a raduni musicali illegali, scarcerazioni di pericolosi mafiosi e spaccio di droga in manifestazioni pubbliche”.

L’Italia non è più il posto dei rave illegali di tutta Europa

Per Ciro Maschio, deputato di FdI e presidente della Commissione Giustizia,”il governo Meloni con il voto di oggi dice basta ai rave illegali e abusivi. L’Italia è stata a lungo considerata terra di nessuno. A volte passava il messaggio che chiunque avesse voluto partecipare ai rave nella nostra nazione avrebbe potuto fare impunemente qualsiasi cosa nello sprezzo più totale delle leggi. Non è accettabile che simili eventi, incuranti della proprietà privata e del rispetto altrui, si svolgano sul territorio italiano. Grazie a Fratelli d’Italia e all’esecutivo ora quel periodo è finito. Chiunque vorrà organizzare rave party e parteciparvi lo potrà fare nel pieno rispetto della legalità e della sicurezza. Noi siamo dalla parte delle forze dell’ordine e di tutti coloro che vogliono divertirsi in tranquillità e nel massimo rispetto delle normative”.

La legge la avrebbe potuta fare la Lamorgese…

Il deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Giustizia, Carolina Varchi, spiega in aula. “Vorrei tranquillizzare tutti i colleghi che vorranno partecipare ai rave party che lo potranno fare se verranno rispettate tutte le norme fiscali e di sicurezza. Del resto questa norma va nella direzione che aveva tracciato il ministro dell’Interno Lamorgese all’indomani del rave di Viterbo dicendo che c’era la necessità di rafforzare un sistema di prevenzione con l’introduzione di una nuova fattispecie. Sono certa che lo avrebbe fatto se non fosse finita la legislatura così come sono certa che non vi sareste lamentati se lo avesse fatto lei. Quanto alle pene, se già l’invasione di terreni ed edifici altrui viene punita con una reclusione che va da 2 a 4 anni è ovvio che la fattispecie più grave deve avere una pena edittale maggiore”, conclude.

Da sinistra barricate per difendere i raduni illegali

Esulta Augusta Montaruli, deputato di Fdi e sottosegretario al Mur.”Finalmente l’Italia non sarà più la zona franca d’Europa, la pista da sballo per rave party che sono severamente vietati in tanti altri Stati. Non solo le sinistre non hanno mai ritenuto questi raduni una priorità, ma stanno facendo le barricate per difenderli nonostante espongano i più giovani a pericoli e determinino la violazione di leggi”. “Forse qualcuno non ricorda che dei giovani hanno drammaticamente perso la vita in tali contesti e che altre tragedie sono state sfiorate. Se l’attenzione e la discussione su questo provvedimento contribuirà anche ad aumentare la soglia di attenzione delle giovani generazioni e a sensibilizzarle, per noi sarà già una vittoria”.

Il Pd protesta durante il voto

Protesta dei deputati Pd durante il voto finale sul decreto legge contenente le norme anti-rave e quelle su riforma della giustizia, ergastolo ostativo e Covid. Gli esponenti Dm hanno mostrato dai propri banchi copie della Costituzione, per segnalare la contrarietà ai contenuti del provvedimento, senza far riferimento al metodo seguito, vale a dire la decisione del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, di applicare la cosiddetta ghigliottina.