Apre oggi al Mart di Rovereto la mostra su Julius Evola “Lo spirituale nell’arte”

Il Mart di Rovereto (Trento) dedica la mostra “Lo spirituale nell’arte” a Julius Evola (1898 – 1974). Pittore e filosofo romano che partecipò attivamente all’Avanguardia italiana. Dopo la sua adesione al fascismo, Evola fu vittima di “una damnatio memoriae” negli anni del dopoguerra, come ricorda il critico d’arte Vittorio Sgarbi, promotore dell’esposizione. La mostra si tiene dal 15 maggio al 18 settembre a cura di Beatrice Avanzi e Giorgio Calcara. Figura poliedrica, Evola visse una breva stagione artistica tra il 1915 e il 1922. Dopo un primo periodo futurista, l’artista prese le distanze dal movimento che definì “una sorta di slancio vitale del tutto sprovvisto di una dimensione interiore”. Per poi avvicinarsi a Tristan Tzara e alle poetiche del Dadaismo, reinterpretato come “astrattismo mistico”.
Evola e la breve esperienza pittorica
Presto abbandonò la pittura, intesa come esperienza iniziatica, per dedicarsi alla filosofia, all’esoterismo, a dottrine orientali, ermetiche, alchemiche. Autore di decine di saggi, tuttora editati. “La sua produzione pittorica, limitata ma significativa, è testimonianza di una profonda tensione spirituale”, spiega Sgarbi. Al Mart un nucleo di dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private offre per la prima volta una visione di inedita complessità e ricchezza sull’artista Julius Evola.

Ancora in corso al Mart la mostra su Depero
A quasi vent’anni dall’inaugurazione del Mart di Rovereto , unico museo futurista italiano, è ancora in corso la mostra su Fortunato Depero. una grande esposizione dedicata a Fortunato Depero esplora la modernità delle sue sperimentazioni e l’influenza delle sue ricerche negli ambiti dell’arte, della moda, del design e del fumetto dagli anni Settanta ad oggi. Esposti circa 500 lavori tra opere, disegni, mobili, oggetti, manifesti, fotografie, libri e riviste; una decina di video e film realizzati negli ultimi venti anni; fumetti e oggetti di design, oltre ai famosi bozzetti pubblicitari Campari. Nato in Trentino nel 1892, alla sua morte, nel 1960, Depero lasciò al Comune di Rovereto l’unico museo futurista italiano e il suo archivio personale, comprensivo di circa 3000 oggetti, tra cui buona parte della sua produzione artistica, carte, materiali e una ricca biblioteca.