Ardea, in fiamme una discarica di pneumatici: colonna di fumo alta 50 metri. Allarme ai Castelli e a Roma Sud

Contenuti dell'articolo

Un rogo pauroso, con una colonna di fumo alta più di 50 metri e visibile dall’Eur e da gran parte dei Castelli Romani, si è sviluppato in una discarica abusiva piena di pneumatici nel territorio di Ardea. Un incendio che ha richiesto l’intervento di tre autobotti dei Vigili del Fuoco e che ora getta di nuovo in allarme l’area di Roma Sud e dei Castelli Romani.

La colonna di fumo

Una enorme nube di fumo alta decine di metri, si è innalzata in aria e si sta spostando in direzione del comune di Pomezia e verso i comuni di Albano e Castel Gandolfo, e del comune di Marino. La colonna è visibile non solo da Ardea, ma da quasi tutti i comuni dei Castelli Romani. Le autorità sanitarie hanno chiesto ai cittadini di chiudere le finestre di tutta l’area circostante.

Il sindaco di Ardea

“La discarica di pneumatici era sta più volte denunciata dal Comune – dichiara il sindaco di Ardea, Fabrizio Cremonini – ma l’intervento di bonifica di fatto non è mai stato avvenuto. L’area era di proprietà dell’ex proprietario di Ecox ormai morto e ora era in custodia ad altre persone”. Sulla questione è intervenuto anche l’ex comandante della polizia locale, Sergio Ierace, ora comandante della polizia di Lanuvio: “Dopo il disastro del deposito di Pomezia, ritenuto un vero disastro ecologico, feci luce sulle proprietà in zona di Ardea che sembravano a rischio. Un terreno posizionato alle spalle della villa in Ardea della nota famiglia. Si eseguirono delle attività nel corso delle quali risultò che gli eredi rinunciarono a quelle eredità non facendosi così ovviamente gravame della bonifica degli stessi sebbene vi furono diffide formali”.

L’intervento dei Pompieri

Dalle 5 circa di questa mattina – si legge in una nota dei Pompieri – i Vigili del Fuoco di Roma sono impegnati ad Ardea in Via Montagnano, con tre squadre, due Autobotti e il Carro Schiuma per l’incendio di una discarica non autorizzata composta principalmente da pneumatici e materiali di vario genere. Le operazioni di spegnimento e bonifica sono tutt’ora in corso.
Sul posto anche i Carabinieri e l’Arpa per rilevare lo stato dell’aria e dichiarare l’eventuale emergenza.

I precedenti

L’ultimo precedente riguarda lo scorso luglio, quando il rogo in una discarica nel cuore di Ciampino ha fatto scattare l’allarme rosso per l’inquinamento dell’aria: per settimane i valori di diossina e Pm10 sono stati 8 volte superiori alla norma