Ardea, la seconda isola ecologica da 1 milione di € ultimata ma mai utilizzata è pronta: l’avvio ‘appeso’ al Consiglio

Ardea, la seconda isola ecologica tra via Pavia e via Garda, foto Google Maps

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Il futuro della seconda isola ecologica di Ardea è fissato in agenda: il prossimo 18 settembre alle ore 17,30 il Consiglio comunale discuterà – e presumibilmente voterà – il via libera all’apertura del nuovo centro di raccolta di via Pavia, nella zona di Nuova Florida. Un’opera dal valore di circa 1 milione di euro, completata ma mai entrata in funzione, che da circa tre anni resta ferma dietro cancelli chiusi. Sarà l’assemblea cittadina a stabilire se l’ecocentro potrà finalmente diventare operativo o se rimarrà ancora intrappolato nelle maglie della burocrazia.

Ardea e il lungo percorso a ostacoli della seconda isola ecologica

Il progetto, avviato nel 2022, avrebbe dovuto concludersi in pochi mesi. Invece ha incontrato continui intoppi: dal furto di materiali nel cantiere ai rincari imprevisti, fino a una lunga disputa legale sul terreno, risolta soltanto dopo anni di ricorsi. Nonostante queste difficoltà, la struttura è stata completata e accatastata come proprietà comunale. Eppure, la consegna all’azienda che gestisce la raccolta rifiuti non è mai avvenuta, lasciando la città senza il supporto di un’infrastruttura praticamente già pronta all’uso.

L’urgenza del Consiglio di Ardea

Il Consiglio comunale di Ardea è stato convocato in seduta straordinaria proprio per affrontare il nodo dell’autorizzazione, insieme a quello più ampio della gestione dei rifiuti urbani. L’ordine del giorno comprende il tema dei disservizi legati alla raccolta dei rifiuti e il passaggio di gestione del servizio alla società B. W.. Ma il punto più atteso resta proprio l’utilizzo dell’isola ecologica di via Pavia, un passaggio amministrativo senza il quale l’ecocentro di Ardea non potrà aprire. Un passaggio tecnico, ma che ha il peso di una scelta politica decisiva.

Un’opera strategica per Ardea

L’isola ecologica di via Pavia, ad Ardea, non è un’opera marginale. È stata pensata per raccogliere rifiuti ingombranti, elettronici e differenziati, alleggerendo il sistema porta a porta che negli ultimi anni ha mostrato falle e inefficienze. La sua attivazione significherebbe un passo avanti verso una gestione più ordinata, riducendo abbandoni e accumuli che ancora oggi deturpano troppo spesso strade e quartieri. Tenerla chiusa equivale a lasciare i cittadini senza uno strumento concreto per migliorare il decoro urbano.

L’unico centro operativo

Oggi Ardea dispone soltanto di un’isola ecologica attiva: quella di via Pontina Vecchia, in funzione dal dicembre 2022. Lì i residenti possono conferire rifiuti differenziati, ma si tratta di una struttura temporanea e insufficiente a servire un territorio vasto e popolato come quello ardeatino. La messa in funzione del nuovo centro di via Pavia consentirebbe di completare la rete cittadina, decongestionando il sito esistente e garantendo un servizio più equo e diffuso.

Una scelta che non può (più) attendere

L’apertura della seconda isola ecologica è più di un passaggio tecnico: è un segnale di efficienza amministrativa e di rispetto verso i cittadini. Dopo anni di attese, ricorsi e sprechi di tempo, l’opera è pronta. Resta solo il voto del Consiglio di Ardea. Toccherà ai rappresentanti decidere se trasformare un investimento milionario in un servizio concreto o se lasciare che l’isola ecologica di via Pavia resti il simbolo di un’occasione mancata.