Ardea, lo accoltellano e va al pronto soccorso di Anzio: era ricercato

Aveva commesso dei maltrattamenti in famiglia nel febbraio scorso, oltre a lesioni personali, e per questo su di lui pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo, un nordafricano 27enne residente ad Ardea, è stato rintracciato dai carabinieri in modo incredibile: al pronto soccorso dell’ospedale di Anzio, mentre cercava di farsi curare dopo essere stato accoltellato.
“Beccato” da una pattuglia dei carabinieri
La scena si è consumata tra i corridoi dell’ospedale Riuniti di Anzio-Nettuno, dove una pattuglia dei Carabinieri è intervenuta in seguito alla segnalazione di un uomo ferito da arma da taglio. Una volta arrivati, i militari hanno riconosciuto il paziente: era proprio il 27enne destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dopo le denunce presentate ad Ardea per violenze domestiche.

L’uomo era stato accompagnato da un amico e ha rifiutato di collaborare con gli investigatori, non fornendo alcuna spiegazione su chi lo avesse ferito né sul motivo dell’aggressione. Al momento sono in corso indagini per risalire all’autore dell’accoltellamento, ma lo straniero ha deciso di non sporgere denuncia.
Arresti a raffica
Sempre i Carabinieri della Stazione di Anzio, nei giorni scorsi hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione nei confronti di un egiziano di 59 anni, condannato a due anni e tre mesi per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Ad Ardea, per mano dei carabinieri della locale Tenenza, è finito in cella anche un 24enne italiano, già ai domiciliari per reati legati alla droga. Durante un controllo, il ragazzo non è stato trovato in casa: dopo la denuncia per evasione, il Tribunale di Velletri ha disposto l’aggravamento della misura con la custodia in carcere. È stato quindi trasferito nella casa circondariale di Velletri.
Picchiava il fratello: arrestato per maltrattamenti ad Ardea
Ancora ad Ardea, i militari hanno rintracciato e arrestato un 57enne italiano che dovrà scontare un anno e cinque mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia commessi nei confronti del fratello, in un episodio avvenuto a Roma.