Ardea, maggioranza in crisi: “Noi Moderati” lanciano un ultimatum al sindaco Cremonini e a Fratelli d’Italia
Nuove tensioni scuotono la maggioranza di centrodestra al governo della città di Ardea. Dopo settimane di frizioni interne, arriva un vero e proprio ultimatum politico da parte di Noi Moderati, partito alleato dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Cremonini, sostenuto da Fratelli d’Italia.
A innescare la scintilla è stata la richiesta del sindaco di sfiduciare la presidente della Commissione Servizi Sociali, Veronica Ortolani – esponente della stessa coalizione – inoltrata al presidente del consiglio comunale e al presidente della commissione. Una mossa che ha colto di sorpresa molti, soprattutto alla luce del recente contributo di Noi Moderati che, pochi giorni fa, aveva garantito il numero legale per l’approvazione del bilancio consolidato, un atto cruciale per l’ente.
Di Stefano (Noi Moderati): “Situazione inaccettabile, ci dicano se ci vogliono nella coalizione”
A rendere pubblica la rottura è stato Marco Di Stefano, segretario regionale del Lazio di Noi Moderati, che ha affidato le sue parole a una nota dai toni duri: “Sembra di stare su Scherzi a parte. Non abbiamo mai visto un alleato – nella figura del sindaco – farsi promotore della sfiducia di un presidente di commissione della propria coalizione. È un atto gravissimo”.
Il segretario ha poi evidenziato una crescente insofferenza verso quello che definisce un atteggiamento “ostile” da parte degli alleati, in particolare di Fratelli d’Italia, principale forza della maggioranza ad Ardea:
“I nostri alleati forse non hanno capito che gli avversari non siamo noi, ma il centrosinistra. Subiamo attacchi continui, e questo clima di aggressività politica non è più tollerabile. Ci sentiamo poco tutelati”.
La base cresce, ma manca il rispetto politico
Noi Moderati, attualmente con tre consiglieri comunali nel consiglio di Ardea, afferma di essere in una fase di espansione, anche grazie all’adesione di figure provenienti dal centrosinistra. Tuttavia, lamenta un mancato riconoscimento politico da parte degli alleati più forti:
“Le coalizioni non servono solo a vincere le elezioni, ma vanno rispettate anche nel governo quotidiano. Qui manca l’ABC della politica territoriale. Non ci interessa avere incarichi o poltrone, ma contare nelle scelte e partecipare alla programmazione per il futuro della città”.

L’ultimatum: “Fate chiarezza, o niente più appoggio”
La dichiarazione finale è un vero e proprio avviso di rottura: se non arriverà una presa di posizione chiara, Noi Moderati potrebbe ritirare il proprio sostegno alla maggioranza. Le parole di Di Stefano non lasciano spazio a dubbi: “Chiediamo un tavolo politico per discutere. Vogliamo sapere se ci vogliono nella coalizione oppure no. Se questo è il clima, il sindaco e la maggioranza non potranno più contare su di noi per garantire il numero legale”.
Da ambienti interni trapelano indiscrezioni secondo cui lo stesso Cremonini avrebbe affermato che la maggioranza può fare a meno di Noi Moderati. Parole che, se confermate, rischiano di approfondire una frattura già evidente.
Sabato prossimo è prevista una direzione regionale del partito, nella quale si discuterà della situazione di Ardea. Di Stefano lancia un appello: “Speriamo che qualcuno ci convochi. Vogliamo solo contribuire alla crescita di Ardea, ma serve rispetto politico reciproco”.