Ardea, noto stabilimento-bar-ristorante trascina il Comune in Tribunale: “Concessione pubblica troppo cara”

Ardea, noto stabilimento-bar-ristorante trascina il Comune in Tribunale: “Concessione pubblica troppo cara”. Un contenzioso che parte da lontano e finisce dritto nelle aule del Tribunale Amministrativo della Regione Lazio vede contrapposti il Comune di Ardea e un noto stabilimento, bar e ristorante, “R. d. V. Snc”, situato a due passi dalla villa comunale Sandro Pertini.
Il nodo del contendere: l’aumento del canone di concessione richiesto dall’Ente pubblico e giudicato “eccessivo” dalla parte privata. Il ricorso è stato notificato il 2 maggio 2025 e protocollato dal Comune il 5 maggio 2025. Da allora, l’amministrazione comunale si è attivata per tutelare le proprie ragioni in sede giudiziaria.

Ardea, il cuore del problema parte 11 anni fa, dalla giunta Di Fiori bis
Alla base della disputa c’è un avviso di accertamento — protocollo n. 3375/2014 (Giunta Di Fiori bis) — con cui il Comune di Ardea aveva richiesto una maggiorazione del canone demaniale rispetto a quanto stabilito nel rinnovo della concessione n. 73/B.
La società concessionaria ha ritenuto tale richiesta ingiustificata e sproporzionata, dando così il via a una battaglia legale prima davanti al Tribunale civile di Velletri e ora davanti al TAR del Lazio. A chiudere la fase precedente era intervenuta la sentenza n. 261/2025, con cui i giudici di Velletri hanno stabilito che la competenza a decidere sulla questione è del giudice amministrativo, non di quello civile.
La risposta del Comune di Ardea
Il 12 giugno 2025, la Giunta comunale, presieduta dal sindaco Maurizio Cremonini, ha approvato con voto unanime la costituzione in giudizio dell’Ente. Una scelta motivata dalla volontà di “difendere le ragioni dell’amministrazione e tutelare la posizione del Comune”.
L’Ente si costituirà quindi davanti al TAR del Lazio per contrastare le accuse mosse dalla società ricorrente, che contesta l’aumento dei canoni richiesti. Il Comune, privo di un’Avvocatura civica interna, si rivolgerà a un legale esterno, individuato tramite i canali previsti dal Regolamento comunale per l’affidamento degli incarichi professionali.
Una vicenda che pesa, su Ardea e sullo stabilimento
Il caso dello stabilimento “R. d. V.” non è solo una questione burocratica. La vicenda mette in luce un tema più ampio: il delicato equilibrio tra gestione del demanio marittimo e attività imprenditoriali sul territorio. I canoni di concessione rappresentano un’entrata fondamentale per le casse comunali, ma la loro entità può determinare la sostenibilità o meno delle imprese, soprattutto in zone a vocazione turistica come il litorale di Ardea.
La sentenza del TAR potrebbe avere effetti a catena anche su altri concessionari che si trovano in situazioni simili.
Un braccio di ferro destinato a continuare
Il ricorso al TAR è solo l’ultimo capitolo di una vicenda che si protrae dal 2016, anno in cui la causa fu inizialmente avviata presso il Tribunale di Velletri (RG n. 4469/2016). Dopo quasi un decennio di passaggi procedurali, il caso entra nel vivo davanti alla giustizia amministrativa. L’esito della causa potrà fare giurisprudenza per le future decisioni in materia di concessioni demaniali, specialmente in un contesto di crescente attenzione alle entrate pubbliche locali.
Il prossimo passo
Il Dirigente dell’Area 1 Amministrativa è stato incaricato di selezionare un professionista cui affidare il patrocinio dell’Ente. Il sindaco sarà invece il legale rappresentante incaricato di firmare la procura alle liti. Tutto è pronto, dunque, per il debutto dell’amministrazione di Ardea in tribunale, mentre resta aperta la questione di fondo: quanto è giusto far pagare per una concessione pubblica? E soprattutto, chi deve stabilirlo?
Le date chiave:
02 maggio 2025: notifica del ricorso al Comune di Ardea
05 maggio 2025: protocollo del ricorso (n. 31128)
06 maggio 2025: valutazione della costituzione in giudizio da parte dell’ente
09 giugno 2025: parere favorevole alla costituzione espresso dal dirigente competente
12 giugno 2025: approvazione della delibera di costituzione in giudizio da parte della Giunta
Il giudizio è aperto. E con esso, un nuovo fronte tra pubblico e privato si spalanca sotto il sole del litorale romano.
