Ardea, progetto ‘Spiagge Inclusive 2025’ senza fondi pubblici: il Comune cerca gestori privati

La Giunta Comunale di Ardea guidata dal sindaco Maurizio Cremonini ha approvato un nuovo atto di indirizzo per rilanciare il progetto “Spiagge Inclusive” anche per la stagione balneare 2025. Dopo il successo del 2024, quando l’iniziativa fu finanziata con 200.000 euro grazie al programma “Accessibility on the Seaside – AcOnSea”, quest’anno il Comune si trova a fare i conti con l’assenza di fondi della Regione Lazio.
Niente soldi pubblici, quindi, per uno dei progetti più significativi sul fronte dell’inclusione sociale sul litorale laziale. E la Giunta punta tutto sull’iniziativa privata: il rilancio del progetto passerà attraverso la concessione di due tratti di spiaggia libera a operatori economici disposti a gestirli. L’unico vero problema è che il progetto rischia di partire in ritardo, visto che la stagione balneare è già in pieno corso di svolgimento. Il bando per l’avvio delle due aree ad alta accessibilità verrà pubblicato nei prossimi giorni, l’avviso è stato pubblicato sull’labo pretorio del comune di Ardea il 3 giugno.

Ardea, per le Spiagge Inclusive 2025′ zero risorse: la scommessa sulle concessioni stagionali
Le spiagge individuate per ospitare l’iniziativa sono le stesse dello scorso anno: il tratto fronte via Bergamo, a Marina di Ardea, e quello adiacente lo stabilimento “Venere in Bikini”. Due spazi liberi, attrezzati nel 2024 grazie al precedente finanziamento, che il Comune intende mantenere accessibili a persone con disabilità motoria e cognitiva. Tuttavia, l’assenza di nuovi fondi impone un cambio di strategia.
Nel dettaglio, l’Amministrazione procederà al rilascio di concessioni demaniali temporanee e stagionali, in base all’art. 19 comma 3 del Regolamento Regionale Lazio n. 19/2016. Il bando pubblico previsto nei prossimi giorni cercherà soggetti interessati a prendersi carico della gestione degli arenili, garantendo assistenza, pulizia, salvataggio, servizi igienici e accoglienza dedicata. Il tutto, a spese loro.
Inclusione a costo zero per il Comune di Ardea, ma non per la comunità
L’iniziativa, accolta positivamente nella stagione 2024 da cittadini e turisti, ha dimostrato l’esistenza di una domanda concreta e sentita per servizi balneari accessibili. Ma nel 2025, senza l’apporto pubblico, il rischio è che l’inclusione si trasformi in un affare per pochi. I privati, infatti, saranno chiamati a garantire standard elevati senza alcuna agevolazione economica da parte dell’ente locale. Oltreché a garantire una partenza super veloce.
Il Comune si limita a mettere sul piatto le attrezzature acquistate l’anno scorso — passerelle, carrozzine da spiaggia, pedane e sedie job — confidando che il valore sociale del progetto convinca qualche operatore a investire. La sostenibilità economica resta però tutta da verificare.
Un progetto sospeso tra l’urgenza sociale e la burocrazia normativa
L’approvazione del Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA), adottato dal Consiglio Comunale con la delibera n. 85 del 7 dicembre 2023, è ancora in corso. In assenza del PUA definitivo, la normativa consente comunque ai Comuni di procedere con concessioni temporanee per iniziative straordinarie e ad alto impatto sociale.
Il progetto “Spiagge Inclusive” rientra pienamente in questa categoria. Nonostante il vuoto normativo e l’assenza di fondi, la Giunta comunale ha voluto ribadire l’intenzione di garantire anche nel 2025 un accesso dignitoso e autonomo al mare per le persone con disabilità. Ma si affida alla buona volontà dei privati per evitare che le attrezzature rimangano inutilizzate.
Una stagione balneare all’insegna dell’incertezza, per Ardea
Con l’estate ormai alle porte, il Comune dovrà muoversi in tempi rapidi per pubblicare l’avviso e selezionare i gestori. Il rischio concreto è che, in assenza di candidati, la spiaggia inclusiva rimanga sulla carta. L’obiettivo politico dichiarato è chiaro: non lasciare nessuno indietro. Ma la scelta di delegare tutto al mercato pone interrogativi sull’effettiva efficacia di un’iniziativa nata per colmare il divario e non per allargarlo.
Ardea, insomma, si gioca una partita delicata: quella tra il diritto all’inclusione e i limiti della finanza pubblica. In mezzo, una comunità che chiede risposte. E un’estate che non aspetta.