Ardea, tartaruga Caretta caretta nidifica tra ombrelloni e lettini ai “Bagni stella” di Tor San Lorenzo (FOTO – VIDEO)


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La spiaggia di Tor San Lorenzo si trasforma in un piccolo angolo di paradiso naturalistico per una bellissima tartaruga Caretta caretta che nella mattinata ha sorpreso tutti i bagnanti deponendo le sue uova sotto un ombrellone dello stabilimento balneare “Bagni Stella”, lungo via delle Colombe. Una scena inaspettata quanto emozionante che ha lasciato tutti a bocca aperta, suscitando gioia, commozione e anche un pizzico di incredulità tra i presenti.

«Una scoperta fantastica, oggi è una giornata che non dimenticheremo – ha commentato Fabrizio Miola, gestore dello stabilimento, il primo a notare l’insolita visita – Abbiamo accolto la Caretta caretta come una di casa e l’abbiamo chiamata Stella, in onore del nostro stabilimento», ha raccontato. L’evento è stato subito segnalato alla Capitaneria di Porto, che è intervenuta con il supporto degli esperti di TartaLazio, la rete regionale per la tutela delle tartarughe marine.

Il nido sotto l’ombrellone: uova messe in sicurezza

Dopo l’intervento degli operatori, le uova – ancora da contare con precisione – sono state messe in sicurezza e saranno trasferite in un’area protetta a Castel Porziano, dove verranno monitorate fino alla schiusa. Il gesto della Caretta caretta non è solo spettacolare, ma anche un importante segnale ecologico: la presenza di nidi in contesti antropizzati indica che le tartarughe stanno ampliando le loro aree di deposizione, probabilmente spinte dai cambiamenti climatici e dall’aumento della temperatura dei mari.

2025: un anno da record per le nidificazioni in Italia

L’evento di Tor San Lorenzo si inserisce in un trend in forte crescita. Al 30 giugno 2025 sono stati censiti circa 220 nidi di Caretta caretta lungo le coste italiane, distribuiti in ben 10 regioni. Un risultato raggiunto cinque giorni in anticipo rispetto al 2024, quando lo stesso numero di nidi fu toccato solo il 5 luglio. Rispetto alla stessa data dello scorso anno, si registra un incremento del 30%: da 170 a 220 nidi. Tra le regioni protagoniste: Calabria: da 34 a 45 nidi (+32%), Campania: da 32 a 45 (+41%), Sicilia: da 65 a circa 90 (+38%), Toscana: da 3 a 7 nidi (+133%). In aumento anche il Lazio, che passa da 6 a 9 nidi, tra cui quello, avvistato oggi ad Ardea. 

Un impegno collettivo dietro ogni nido

Dietro questi numeri si cela il lavoro instancabile di centinaia di volontari, biologi, operatori ambientali, enti pubblici e associazioni, oltre alle Capitanerie di Porto e ai centri di recupero regionali come appunto TartaLazio. Ogni traccia rilevata all’alba, ogni segnalazione, ogni recinzione attorno ai nidi racconta una storia di dedizione e collaborazione.

La Caretta caretta resta una specie a rischio

Nonostante il boom di nidificazioni, la Caretta caretta è ancora classificata come specie vulnerabile dalla IUCN. Inquinamento, plastiche, luci artificiali, erosione delle spiagge e il disturbo umano. Ogni nido è una speranza, ma anche una responsabilità. «Dobbiamo abituarci a tutelare meglio le nostre coste – commentano gli esperti – Questo evento ci ricorda che il mare non è solo un luogo di vacanza, ma anche casa per creature straordinarie che chiedono il nostro rispetto».

Le tartarughe si fidano di noi, non tradiamo la loro fiducia

«Le tartarughe stanno scegliendo sempre più spesso le spiagge italiane per deporre le uova – commenta il presidente dell’associazione ambientalista Ecoitalisolidale, Piergiorgio Benvenuti – È un atto di fiducia che dobbiamo ricambiare con cura, educazione ambientale, rigore scientifico e cooperazione tra cittadini e istituzioni. Solo così potremo garantire un futuro a questa antica specie e, con essa, alla biodiversità dei nostri mari».