Aree castanicole laziali, la Regione approva il progetto pilota per promuovere la filiera

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La Regione Lazio ha lanciato un progetto pilota per il rilancio delle aree castanicole, con l’obiettivo di tutelare e promuovere una filiera fondamentale per le zone interne e montane della regione. La delibera, approvata dalla Giunta guidata dal Presidente Francesco Rocca su proposta dell’Assessore all’Agricoltura e al Bilancio Giancarlo Righini, prevede un investimento di 300mila euro e sarà coordinata dalla Direzione Agricoltura in collaborazione con Arsial e il supporto scientifico dell’Università della Tuscia. Il progetto si sviluppa su tre linee di intervento.

Produzione e ripiantumazione

Realizzazione di circa 20mila piantine di castagno da frutto in tre anni, utilizzando materiale genetico locale proveniente da aree castanicole a rischio di erosione genetica. Le piantine saranno ripiantate nei comuni partecipanti al progetto, contribuendo alla conservazione della biodiversità e al ripristino delle aree castanicole.

Trattamenti fitosanitari

Azioni pilota presso aziende agricole per contrastare patologie che colpiscono il castagno, come il Mal dell’Inchiostro e il Cancro corticale, malattie che rappresentano una seria minaccia per la salute e la produttività dei castagneti.

Divulgazione e promozione

Organizzazione di seminari nelle cinque province del Lazio per promuovere i risultati ottenuti, sensibilizzando gli agricoltori e le comunità locali sull’importanza della filiera castanicola e delle buone pratiche di gestione.

L’assessore Righini: “Sostenere filiera del “Castagno da Frutto”

«L’iniziativa – spiega l’assessore Righini – ha come obiettivo quello di sostenere una importante filiera come quella del “Castagno da Frutto”, tipica di molte aree interne e montane della nostra Regione. Si tratta di un programma innovativo per la tutela della biodiversità regionale e per la gestione delle problematiche fitosanitarie che testimonia ancora una volta la volontà dell’amministrazione regionale di salvaguardare un prodotto tipico del territorio che senza il nostro intervento rischierebbe di scomparire creando un pericoloso danno socioeconomico».

Impatto socioeconomico

Il progetto punta a prevenire la perdita di un prodotto simbolo della regione, evitando conseguenze negative per le comunità locali che dipendono dal castagno da frutto. La salvaguardia e la promozione della filiera possono inoltre creare nuove opportunità economiche e culturali, rafforzando il legame tra il territorio e la sua tradizione agricola.