Aria irrespirabile a Magliana, Eur e Ostiense dopo l’incendio di via Asciano: “Fatto gravissimo, inviata pec in Procura”

L’aria torna a essere irrespirabile tra Magliana, Eur e Ostiense, a causa di un nuovo, devastante incendio sviluppatosi ieri sera in via Asciano, in un’area già sotto i riflettori per occupazioni, sgomberi, dissequestri e lavori connessi al Giubileo 2025. A denunciarlo con toni duri è Marco Palma, vicepresidente del Consiglio del XI Municipio di Roma Capitale (Fratelli d’Italia), che in una lunga e articolata nota ha ricostruito i fatti, puntando il dito contro la gestione dell’intera vicenda da parte delle istituzioni locali. “Alla situazione di sgombero ampiamente annunciata, oggi dobbiamo sommare l’ennesimo incendio che ha nuovamente compromesso la qualità dell’aria per i residenti. È inaccettabile e non più tollerabile”, afferma Palma.
Tra sgomberi, dissequestri e lavori per il Giubileo
L’area in questione, precedentemente sottoposta a sequestro a seguito di un noto incendio, era stata nuovamente occupata prima di essere dissequestrata il 4 luglio scorso, con notifica formale a Roma Capitale, Regione Lazio e Polizia Locale. Secondo Palma, la stessa zona era già interessata da interventi programmati nell’ambito delle opere “essenziali e indifferibili” per il Giubileo della Chiesa Cattolica, come da comunicazioni ufficiali che avrebbero coinvolto anche il Commissario Straordinario Prof. Roberto Gualtieri. “La relazione tecnica della Regione Lazio, con tanto di foto, certificava che l’area risultava libera da persone. L’azienda assegnataria dei lavori di bonifica non ha incontrato alcuna resistenza. Eppure ieri sera si è scatenato un nuovo inferno”, denuncia Palma.

“Incendio come protesta per lo sgombero?”
Il vicepresidente municipale avanza anche una possibile ipotesi sulla natura del rogo, che potrebbe avere connotazioni rappresagliatorie: “Potrebbe trattarsi di un’azione di protesta per l’avvenuto sgombero, che evidentemente celava attività non proprio limpide. Non siamo di fronte a clan, ma per alcune persone quell’insediamento era evidentemente fondamentale”. Sotto accusa anche la comunicazione tra istituzioni, ritenuta frammentaria o inadeguata: “La Polizia Locale mi ha risposto di non essere stata informata. Eppure era destinataria di notifica del dissequestro. È inimmaginabile che altri settori non fossero a conoscenza dell’imminente intervento”, osserva Palma, suggerendo possibili omissioni o falle nella gestione amministrativa.
Scontro politico e istituzionale nel Municipio XI
A inasprire il clima, anche le polemiche interne tra associazioni di zona e la giunta municipale guidata da Gianluca Lanzi (PD). In particolare, Palma fa riferimento a una lettera pubblica del presidente, che -secondo l’esponente di FdI – contiene “passaggi istituzionalmente superficiali ed imbarazzanti” e culmina in una richiesta di rinvio dello sgombero. “Ma come? Prima si grida all’abbandono delle aree dopo l’incendio e poi si chiede di sospendere lo sgombero? Una contraddizione evidente”, attacca Palma.
Richiesta di inchiesta alla Procura e interrogazione in Municipio
Il vicepresidente del Consiglio municipale annuncia ora una PEC alla Procura della Repubblica per chiedere l’apertura di un’inchiesta sull’accaduto, nonché una nota ufficiale ai vigili del fuoco di Roma per ottenere informazioni tecniche sull’origine dell’incendio. Inoltre, preannuncia la presentazione di un’interrogazione municipale dettagliata con l’elenco di tutti i passaggi e atti amministrativi che hanno preceduto e seguito l’incendio. “Occorre capire cosa è accaduto negli ultimi giorni in quell’area. Ci sono troppe incongruenze e troppe omissioni. Serve chiarezza immediata, nell’interesse dei cittadini di Magliana e dell’intera città”, conclude Palma.