Arianna si sottopone a trapianto di polmone. E la cooperativa dove lavora la licenzia

Arianna ha 49 anni. E da 21 lavorava in una cooperativa sociale, la Acapo. Che avrebbe tra i suoi scopi anche il reinserimento lavorativo e sociale di persone svantaggiate. Purtroppo, la lavoratrice di questa assurda storia soffre da tempo di fibrosi cistica. E finalmente, dopo anni di sofferenze arriva la possibilità tanto attesa. Di sottoporsi a un trapianto del polmone. Ma al risveglio dall’operazione, Arianna ha una brutta sorpresa. Non sul piano della salute, perché per fortuna l’intervento è andato bene. Ma sul fronte del lavoro. Perché la sorella la informa che mentre era incosciente in ospedale, a casa è arrivata una lettera. Con la quale veniva licenziata. Insieme ad altri dodici colleghi disabili. “Sono stata all’accettazione della Radiologia del Sant’Eugenio e a quella del Policlinico Tor Vergata – ha spiegato Arianna al corriere.it. Ma anche in diversi centralini sempre legati al settore della Sanità. Ora mi ritrovo senza lavoro, senza reddito e con tante spese da affrontare in questo delicato momento di convalescenza”.

Al momento è pendente una causa presso la sezione Lavoro del Tribunale di Roma. “Il 6 maggio scorso — ha aggiunto Arianna — c’è stato il tentativo di conciliazione. Ma abbiamo rifiutato perché ci hanno proposto quattro mensilità senza reintegro. Non è giusto, io voglio ancora lavorare e poi non saprei come mantenermi. Ho chiesto di ridarmi la mia quota sociale perche in questo momento ne ho bisogno. Ma mi hanno detto che non hanno soldi…però hanno vinto tante nuove commesse, dal call center 060606 fino a molti servizi nell’area Covid, come la prenotazione dei tamponi”.

Arianna e i suoi 12 colleghi disabili disperati e senza lavoro. La difesa della cooperativa Acapo

La cooperativa (che gode di sgravi su contributi Inail e Inps per queste categorie di lavoratori) giustifica però il licenziamento collettivo. Sostenendo di aver subito pesanti perdite economiche “che non ci hanno più permesso — spiega Antonio Puglisi, responsabile Risorse umane di Acapo — di continuare a pagare queste persone, ormai inattive da anni. Insieme al Forum del III settore ci siamo rivolti agli assessorati competenti per trovare una soluzione che garantisse le persone fragili della nostra cooperativa. Ma tutte le proposte non hanno mai avuto seguito”.

La  prossima udienza è stata rinviata al 20 Gennaio 2022. “E questi ragazzi dovranno attendere ancora molto tempo per avere un verdetto — sottolinea l’avvocato Barbara Di Nicola, legale dei 13 lavoratori fragili licenziati — . Nel frattempo, oltre ad essere senza reddito, si trovano tagliati fuori dai rapporti lavorativi, relazionali e privati ingiustamente di quei diritti che la legge voleva salvaguardare”.  Per l’Osservatorio Malattie Rare, che ha raccolto la denuncia di Arianna Cimmino, “si tratta di un licenziamento discriminatorio. Perché basato sulla disabilità dei lavoratori, ritenuti non più idonei a svolgere l’attività lavorativa a causa di un presunto peggioramento delle loro condizioni di salute”.

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/21_maggio_20/arianna-licenziata-mentre-era-coma-un-trapianto-polmone-3f9d14e0-b8e7-11eb-86a2-256e95d23aef.shtml