Arriva a Roma la prima mostra monografica su Fidia, il grande scultore dell’antichità

Sarà ospitata dal 24 novembre al 5 maggio 2024 ai Musei Capitolini – Villa Caffarelli a Roma, “Fidia”, la prima esposizione monografica dedicata all’artista, che guiderà i visitatori in un viaggio inaspettato e sorprendente nella vita, nella carriera e nel clima storico-culturale in cui operò il grande scultore, attraverso una vasta e preziosa selezione di oltre 100 opere, tra reperti archeologici, originali greci e repliche romane, dipinti, manoscritti, disegni, alcuni esposti per la prima volta. La mostra inaugura un ciclo di cinque mostre, “I Grandi Maestri della Grecia Antica”, dirette a far conoscere al grande pubblico i principali protagonisti della scultura greca.
Molti dei capolavori di Fidia andati perduti
Un ciclo tanto più significativo a Roma, città da cui provengono importantissime testimonianze dell’attività di Fidia e della sua riscoperta dal Rinascimento in poi, tramite le preziose copie romane di capolavori originali per la maggior parte andati perduti. “Inauguriamo il ciclo di mostre su con un’esposizione monografica dedicata a Fidia, considerato, già nell’antichità, il più grande scultore di tutti i tempi. A lui riconosciute le qualità della maiestas e del pondus, bellezza e maestosità, la capacità di rendere in modo appropriato persino la divina natura degli Dei – dichiara il sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce –.

A Fidia affidata la ristrutturazione dell’Acropoli e del Partenone
Dotato di una personalità eclettica e versatile, oltre a qualità artistiche fuori dal comune possedeva grandi capacità organizzative, tanto che Pericle, nell’Atene del V secolo a.C., decise di affidargli i complessi lavori di ristrutturazione dell’Acropoli e in particolare il delicato ruolo di “episkopos”, sovrintendente, del cantiere del Partenone”. “È un onore per Bulgari – afferma l’amministratore delegato Jean-Christophe Babin – condividere le proprie origini con un artista unico come Fidia e supportare una esposizione tanto prestigiosa. Un viaggio ideale dalla Grecia a Roma che ci ricorda quello del nostro grande fondatore, Sotirio Bulgari. Fidia è stato senza alcun dubbio l’artista ateniese che ha saputo incarnare meglio di altri lo spirito del suo tempo – aggiunge-.
Il percorso espositivo articolato in 6 sezioni
Magistrale per l’equilibrio e la simmetria delle sue opere, un simbolo dell’arte greca classica fieri di accogliere a Roma in un luogo unico come quello dei Musei Capitolini. Il legame tra Bulgari e l’arte è sempre più indissolubile e nutre quotidianamente la nostra visione. Il percorso espositivo è articolato in 6 sezioni. Il ritratto di Fidia, L’età di Fidia, Il Partenone e l’Atena Parthenos, Fidia fuori da Atene, L’eredità di Fidia, Opus Phidiae. Oltre a opere provenienti dal Sistema Musei di Roma Capitale – Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco e Museo di Roma – e da istituzioni italiane, come il Museo Archeologico di Bologna, l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, il Museo Archeologico di Napoli e l’Archivio Cambellotti.
Prestiti dall’Italia e dal mondo
La mostra vanta prestiti provenienti dai più importanti musei del mondo, tra cui, il Museo dell’Acropoli, il Museo Archeologico Nazionale e Museo Epigrafico di Atene, il Museo Archeologico di Olimpia, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Metropolitan Museum of Art di New York, i Musei Vaticani, il Museo del Louvre e Museo Rodin di Parigi, il Liebieghaus Skulpturensammlung di Francoforte, il Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen, la Staatsbibliothek e Staatliche Museen, Antikensammlung di Berlino. A supporto dei visitatori anche installazioni multimediali e contenuti digitali.
L’occasione unica di essere trasportati indietro nel tempo
Nella terza sezione, dedicata a Il Partenone e l’Atena Parthenos offerta l’occasione unica di essere trasportati indietro nel tempo e di rivivere la visita del monumento attraverso l’installazione Fidia e il Partenone. Un’esperienza interattiva e coinvolgente ispirata ai modelli della realtà virtuale e della realtà aumentata. Da una parte, il piano scenografico è costituito da una grande proiezione fotorealistica che ricostruisce in 3D Acropoli e Partenone e permette all’utente di muoversi in volo intorno al tempio, cambiando la luce del sole lungo l’arco temporale della giornata, dall’alba al tramonto. Dall’altra, un’interfaccia touch offre una sorta di “radiografia” del Partenone e l’accesso a tutti gli approfondimenti scientifici, come l’esplorazione di alcuni dettagli architettonici.