Arriva la mistificazione contro Davide Barillari

Barillari

C’è da augurarsi che la polizia postale voglia muoversi e punire chi trama sfacciatamente contro Davide Barillari, consigliere regionale espulso dai Cinquestelle.

Stamane la sorpresa. Guardate questo profilo Twitter.


E’ palesemente fasullo ma può trarre in inganno. C’è la foto di Barillari, e chiunque può pensare che sia suo o di suoi sostenitori. Con un dettaglio che colpisce: oltre 24mila follower. Cioè lo seguirebbe un esercito. Un esercito di troll.

Mistificatori contro Barillari

Magari per diffondere notizie false, le fakenews con cui tanto si diverte la “politica” odierna, quella che combatte il nemico con bufale da attribuire a chi odia.

Ovviamente, per ciascuno di noi sarebbe stato complicato capire chi c’è dietro quell’account falso di Twitter. Ma le autorità di pubblica sicurezza possono rapidamente appurarlo. Basta vedere la puntata di ieri di Propaganda Live. Qui non c’è solo il problema di fare sparire i profili falsi dalla rete. Ma anche di conoscere chi c’è dietro. Che istigano contro chi fa politica in maniera trasparente. Ieri la trasmissione di La7 ha istigato i telespettatori a seguire il profilo creato ad hoc. Ovviamente senza curarsi di chi non vede quel programma.

Ecco, è un problema di trasparenza politica impedire di taroccare le personalità politiche sui social. Noi vogliamo sapere che cosa accadrà a chi ha fabbricato questo account. Che va denunciato.

Identificare chi è stato

Perché se la forza della rete è la libertà delle opinioni – il che è un bene – è necessario contrastare e denunciare con la massima forza la vergogna della mistificazione, della truffa, dell’inganno. Soprattutto quando dimostra di stare in una parte opposta alla nostra, proprio lì è il momento di garantirne il diritto alla parola. La sua. Non quella che gli si vorrebbe attribuire.

Barillari esiga tutto questo da chi ha il potere e il dovere di indagare. Vogliamo sapere perché si è messa in scena una roba del genere al solo scopo di ingannare chi sta su Twitter.

E’ esattamente una questione di democrazia. È interesse di tutti quelli che navigano in rete. Combattere le idee altrui è assolutamente legittimo, ma i mezzi peggiori sono questi. Perché rappresentano la viltà peggiore, puntano proprio alla mistificazione. Una vergogna.

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Commenti

  • Claudio Scaccabarozzi scrive:

    Stai a pià per culo?

  • MammaMiaComeStannoMessi scrive:

    lol lol lol
    Secondo me non ci credono nemmeno loro in quello che scrivono…. Oppure son veramente fuori…. Ripijateve!!!