Arrivano cento alberi per Villa Borghese, il parco più bello di Roma

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Troppo spesso noi romani non ci rendiamo conto dei patrimoni che abbiamo in città, come Villa Borghese. La ntozia che parte il grande piano di rigenerazione del patrimonio arboreo di Villa Borghese, uno tra i più importanti parchi storici della Capitale, ci riempie di gioia. Si tratta di un programma che prevede la piantagione di 100 nuovi alberi all’interno dell’intero perimetro della Villa e, contestualmente, la rimozione di 18 esemplari di pini su piazza di Siena, risultati pericolosi per l’incolumità dei cittadini perché a rischio caduta. L’operazione nasce dall’esigenza di curare un patrimonio arboreo di grande importanza per la cittadinanza e, insieme, di mantenere adeguati livelli di sicurezza. Lo rende noto il Comune di Roma Capitale.

A Villa Borghese c’erano i giardini di Lucullo

Le rimozioni sono state decise dopo un’attenta valutazione fitostatica visiva e strumentale da parte degli uffici incaricati, e verranno eseguite dai tecnici del Servizio Giardini di Roma Capitale per garantire i massimi livelli di sicurezza alle migliaia di persone che, ogni giorno, si allenano e passeggiano all’interno del parco. Contestualmente, saranno anche rimosse 32 ceppaie delle piante abbattute in passato. I nuovi alberi (tra questi querce, lecci e cipressi), in seguito ad una valutazione tecnica, saranno messi a dimora in altre aree del parco e non sul piazzale, in modo da integrarsi armonicamente con quelli già presenti e, quindi, preservare il paesaggio storico di Villa Borghese.

Sede di musei, monumenti, fontane, edifici artistici

E di storia e di patrimonio Villa Borghese ne ha davvero tantissima. Non è il parco più grande di Roma ma è certamente il più noto e il più ricco di testimonianze artistiche e culturali. Grande 80 ettari, nel centro della città, risale ai tempi dell’antica Roma: al suo interno vi eranoi celebri giardini di Lucullo. Già dal 1500 era proprietà della famiglia Borghese che nel corso dei secoli la valorizzò e la arricchì con numerosi interventi artistici. All’interno della villa ci sono almeno una decina tra edifici e casine. Al parco si può accedere da ben nove ingressim tutti prestigiosi e inoltre ospita fontane, giardini, monumenti e ben sei musei tra cui la Galleria Borghese.

Fu l’unica villa patrizia di Roma a non essere stata venduta e lottizzata come le altre. Nel 1901 fu acquistato dallo Stato e due anni dopo ceduto al comune di Roma, che lo aprì al pubblico. Ospita anche il Giardino zoologico e numerosissime specie di flora e di fauna. Ottorino Respighi dedicò anche un brano ai pini di Villa Borghese, all’interno del suo poema sui pini di Roma.