“L’arte di farti i cazzi tuoi”, un libro nato da cinque secondi di coraggio e una passeggiata al Parco degli Acquedotti di Roma

L'arte di farti i cazzi tuoi

Non è una lettura leggera: è un pugno nello stomaco, una sirena che squarcia il silenzio, una donna che smette di implorare amore e inizia finalmente a scegliere sé stessa. Non un libro “femminista” da salotto, L’arte di farti i cazzi tuoi è un atto di resistenza. Una mappa ruvida e feroce per chi ha deciso che basta farsi del male per compiacere gli altri.

Il romanzo segna l’esordio letterario di Ilaria Rosella Pagliaro, firma digitale per diversi magazine online e collaboratrice de Il Nuovo 7 Colli.

L’autrice racconta in prima persona la sua uscita da una relazione tossica e, soprattutto, il suo ritorno a sé. Con un linguaggio diretto, spesso brutale, ma sempre autentico, mescola sarcasmo, cultura pop e riflessioni intime, dando vita a un libro che somiglia più a  un’esplosione che a una carezza.

Bastano cinque secondi per cambiare tutto

La scintilla che ha acceso il romanzo? “Cinque secondi”, racconta Ilaria. Un momento preciso, dopo una fiaccola accesa a Capodanno 2024, in cui qualcosa si è rotto definitivamente. Un episodio che non vuole svelare per non rovinare la lettura, ma che ha rappresentato la svolta emotiva. Da lì è nato il libro, quasi di getto: “L’80% l’ho scritto in quattro giorni. Doveva uscire. Non avevo scelta.”

“La scrittura è stata terapeutica ma anche dolorosa: la parte più difficile è stata rileggere, correggere e affrontare cosa avevo scritto. A volte non riuscivo nemmeno ad aprire il file, ma è stato fondamentale il lavoro con l’editor Amalia, che mi ha aiutata nel rimettere insieme i pezzi, senza edulcorare né omettere nulla”.

È stato camminando da sola nel Parco degli Acquedotti, a Roma, la sua città, che Ilaria ha mosso il primo vero passo verso la libertà: È lì che ho ricominciato a respirare. Non servivano i pensieri, solo il fiatone, la polvere, il silenzio.” Un gesto semplice, ma potentissimo. Come lo è imparare a dire di no.

“L’arte di farti i cazzi tuoi”, un romanzo ruvido e ironico

Il libro alterna momenti di autoanalisi sincera a stoccate di umorismo tagliente, con riferimenti che vanno da Xena a Gigi Proietti.

I personaggi maschili hanno nomi volutamente esagerati — Gaudenzio, Asdrubale, Filiberto —   sono figure comuni, maschere riconoscibili, emblemi di relazioni che sminuiscono.

“I dettagli bastano”, spiega l’autrice, che non fa nomi veri ma affida ai particolari il potere della verità. Nelle sue pagine, tante lettrici si sono riconosciute. Perché il dolore, quando è raccontato con coraggio, diventa specchio.

E a chi le chiede chi è oggi, Ilaria risponde sorridendo: “Mi sento come Veronika di Lucia Ocone, a cui ho anche dedicato spazio nel libro:Ironica, imperfetta, ma vera.”  

A dare fiducia all’esordio di Ilaria è stata Bertoni Editore, casa editrice indipendente che non chiede contributi agli autori e punta tutto sulla selezione rigorosa e sulla passione per le storie autentiche. “Mi hanno contattata dopo aver letto il manoscritto. Mi hanno detto che era piaciuto a tutti. Io, incredula, ho risposto con la mia solita ironia da imbarazzo: ‘Sembra di avere i quattro sì di X Factor!’ Che cosa cringe che ho detto…”, racconta divertita Ilaria.

Bertoni Editore partecipa attivamente a fiere, festival, eventi culturali, con una filosofia chiara: no all’editoria a pagamento, sì alle storie che contano davvero.

Il libro sarà in prevendita dal 3 luglio 2025 sul sito ufficiale Bertonieditore.com con uno sconto del 10% e spedizione gratuita. L’uscita ufficiale è fissata per il 18 luglio 2025 in tutte le librerie fisiche e negli store online.

Che dire: a noi in redazione è piaciuto, è un libro che sembra una sitcom. E se lo diventasse, un giorno? “Vorrei Michela Giraud nel mio ruolo, e Daniele Tinti come Asdrubale. Sarebbero perfetti.”