Artena, al via il Palio delle Contrade: attesa per la sfilata storica

Ogni primo sabato del mese di agosto prende il via il Palio delle Contrade di Artena con il giuramento dei capitani delle contrade. Anche quest’anno che è il 32° anno il “cosiddetto” Palio delle contrade vede in gara ed in concorrenza tra loro le dieci contrade partecipanti. Via Velletri, contrada detentore del “palio”, Centro storico, Via Giulianello, Macere, Colubro, Selvatico, Maiotini, Torretta, Valli e Via Latina.
La sfilata, con i costumi del 1600, partirà sabato 2 agosto 2025 in Piazza della Vittoria. Con al seguito quasi mille personaggi, dopo aver rievocato l’arrivo di Papa Paolo V il giorno 11 ottobre del 1625 a Montefortino, oggi Artena.
Artena e la tradizione del Palio e dei Papi
Pochi i Papi che hanno soggiornato, lasciando un segno tangibile o un momento di rilievo storico, a Montefortino oggi Artena. Anzi, quasi tutti sono stati qui solo per passaggio ad esclusione di Bonifacio VIII che si fermo una settimana intera. Il Palio avrebbe potuto rivestendo un significato storico e religiosi di maggior rilievo dedicandolo alla forte devozione degli artenesi verso la Madonna delle Grazie.

Rievocazione del soggiorno di Paolo V
Ricordiamo Papa Tolomeo II (nel 1151, un giorno), Bonifacio VIII (nel 1302 vi soggiorna per una settimana), Gregorio XI (nel 1377, un giorno), Alessandro VI (nel 1501, un giorno), Paolo V (1615 un giorno) e Pio IX (nel 1850 un giorno).
Però non tutti sanno che il soggiorno a Montefortino oggi Artena, quello di Papa Paolo V, che viene rievocate nel Palio delle Contrade di Artena, fu disastroso. Per lui e quasi inosservato per la popolazione di Montefortino. Infatti, come riportato e documentato nel “Vocabolario del dialetto di Artena già Montefortino, pubblicato nel 2016 da Alessandro, Lorenzo e Roberto Spaziani, che oltre al dialetto riporta in breve notizie sulla storia e sulla cultura della comunità, il Papa Paolo V che soggiornava nella Villa Mondragone di Frascati il giorno 11 ottobre decise di recarsi per una breve visita nei suoi possedimenti di Montefortino per poi tornare, la sera stessa a Frascati.
Tuttavia fu costretto a fermarsi, di notte nel Palazzo di Montefortino a causa di un violento e costante nubifragio, dove pernottò. Alle ore sei della mattina seguente, subito dopo aver celebrata la messa nella cappella interna al palazzo, anche se pioveva ancora, ripartì alla volta di Frascati.
A volte le vere situazioni storiche su cui una comunità cerca di fondare l’importanza delle proprie radici o di un evento o di una manifestazione, non rispondono sempre alla realtà dei fatti. Si tenta a volte di travisare e portare l’acqua al proprio mulino. vero.
Artena, cosa spinge ad avere un proprio Palio
Infatti il Palio delle Contrade di Artena basa la sua tradizione storica e culturale sulla rievocazione della presenza del Papa Paolo V nella cittadina. Ma la storia ed i fatti documentati dicono che quella presenza fu un avvenimento di nessun rilievo storico, politico, culturale.
Quello di Artena, più che un Palio vero e proprio (che di solito si svolge in uno o massimo due giorni ed è una corsa di cavalli o una gara di destrezza con balestre e archi) è un momento straordinario di aggregazione della popolazione. Che ha saputo modificarsi ed affinarsi nel corso degli anni.
Per comprendere la collocazione del Palio delle Contrade di Artena ai vari Palii(riferiti alla cora) o Palli (riferiti al drappo) si svolgono in Italia, risalenti maggiormente al Medioevo, riportiamo alcuni esempi.
Siena: risale al medioevo ed è una corsa di Cavalli in onore della Madonna di Provenzano e della Madonna Assunta;
Asti: il più antico risalente al 1275 celebra il patrono della città S. Secondo;
Verona: o del drappo verde (1208) per celebrare la vittoria di Ezzelino III da Romano;
Ferrara: per onorare la vittoria (1259) del Papa su Ezzelino III da Romano;
Parma: per festeggiare il fidanzamento (1314) di Gilberto da Correggio;
Fermo: per celebrare la devozione della patrona Santa Maria Vergine assunta in cielo;
Legnano: nato nel 1935 per commemorare la vittoria dell’omonima battaglia.
Artena ha inventato il suo Palio
Artena ha “inventato” il suo Palio ed ha saputo coniugare il ludico ed il “mangereccio”. Coinvolgendo, in un periodo estivo caratterizzato dalle ferie e dalla vacanza, migliaia e migliaia di persone. La bellissima Villa Borghese, infatti, nei giorni di festa diventa un grande palco-spettacolo generale. Molti sono i giochi popolari che si susseguono nel corso dei dieci giorni di manifestazione. Corsa della carrettella, tiro alla fune, “sardamontò”, canzoni in dialetto, gara poesia in dialetto, corsa al cerchio, salta la corda, corsa con la botte, taglio del tronco, corsa con la conca, percorso del contadino, tiro con l’arco, corsa del sacco, gioco del brigante, corsa con il somaro, per assegnare il Palio alla contrada che ha saputo ottenere l migliori risultati in ogni gara.
Inoltre, ogni contrada ha il suo stand gastronomico riconoscibile dai colori della bandiera che la contraddistingue e ogni tifoseria è sempre attenta ed agguerrita a supportare i tanti concorrenti che si mettono in gioco nel corso di questa divertente e sana manifestazione popolare.
R.S.

