Artena, furgone “fantasma” blocca la strada per la Madonna della Vittoria: quartiere isolato

Artena, il furgone 'fantasma'

Artena, sotto una pioggia insistente, la via Maddalena si è trasformata in una trappola per i residenti. Secondo le prime ricostruzioni non ufficiali, la strada è stata bloccata da un furgone finito di traverso sulla carreggiata, impedendo il passaggio in entrambe le direzioni. L’episodio è avvenuto nella parte alta della stradina che conduce al santuario della Madonna della Vittoria, nei pressi della villa Borghese.

Il furgone di traverso e il mistero delle mancate ‘rivendicazioni’

Il mezzo, stando a quanto circola tra i residenti, sarebbe stato trovato senza conducente e senza alcun proprietario che, al momento, ne abbia rivendicato la presenza. Non risultano persone ferite né coinvolte, elemento che contribuisce ad alimentare il mistero. Non è chiaro se si tratti di un incidente, di un guasto improvviso o di un gesto volontario. Al momento, ogni ipotesi resta aperta e priva di conferme ufficiali.

Vigili del fuoco e carabinieri al lavoro tra ipotesi e prudenza

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione di Artena, che stanno cercando di comprendere sia come spostare il furgone in sicurezza sia le ragioni per cui si trovi in quella posizione anomala. Le forze dell’ordine, secondo quanto si apprende informalmente, mantengono il massimo riserbo sull’accaduto. Al momento non risultano comunicazioni ufficiali che confermino una precisa dinamica o una causa certa dell’evento.

Residenti “prigionieri” del blocco: nessuno entra, nessuno esce

Intanto, a farne le spese sono i cittadini che vivono nella zona interessata, di fatto isolati. Chi è in casa non riesce a uscire con l’auto, chi era fuori non può rientrare. C’è chi parla di forti disagi, soprattutto per le famiglie con bambini e per chi rientra dal lavoro. Al momento, la speranza dei residenti è che la situazione venga risolta in tempi brevi, in attesa di chiarire cosa ci sia davvero dietro questo “furgone fantasma”.

Roberto Spaziani