As Roma, Wesley va in nazionale, i ladri vanno a casa sua: vigilante mette in fuga i malviventi a Casal Palocco

Quando il gatto non c’è, i topi ballano. Anche Wesley França, neo acquisto della Roma e difensore della nazionale brasiliana, può raccontare di avere ricevuto il “battesimo del ladro”, sorte già capitata a molti suoi colleghi calciatori. I malviventi hanno approfittato della sua assenza per la convocazione in Nazionale per cercare di fare il “colpo” nella sua villa a Casal Palocco.
Ieri sera, poco dopo le 19:30, degli sconosciuti hanno provato a rovistare nel giardino dell’abitazione dell’esterno giallorosso: è stato il tempestivo intervento del vigilante a trasformare il tentativo di furto in un flop e a far fuggire i ladri prima che potessero entrare in casa.

Il tentativo di furto nella villa di Wensley a Casal Palocco
Secondo una prima ricostruzione, i malviventi si sono introdotti nell’area esterna e hanno cominciato a frugare vicino all’Audi del calciatore, parcheggiata nel garage interno. È stato il vigilante che sorveglia la zona ad accorgersi dei movimenti sospetti e ad allertare le forze dell’ordine. Alla vista del guardiano, la banda ha preferito darsela a gambe, lasciando dietro di sé solo il sospetto di un colpo fallito: al momento non è chiaro se qualcosa sia stato effettivamente sottratto, e il bottino — se c’è stato — è ancora da quantificare.
Nessun ingresso forzato
I Carabinieri della stazione di Casal Palocco, intervenuti su richiesta della sicurezza privata, hanno effettuato i rilievi: la villa risultava vuota e non sono stati riscontrati segni di effrazione all’immobile. L’ipotesi è che i malviventi siano stati messi in fuga prima di riuscire a forzare porte o finestre. Restano da verificare eventuali danni o ulteriori tracce da repertare.
Calciatori nel mirino
Purtroppo non si tratta di un episodio isolato. Negli ultimi anni diverse abitazioni di giocatori a Roma sono finite nel mirino dei ladri: tra gli ultimi casi segnalati figurano i tentativi (o i furti) subiti da Matias Vecino, Mario Gila e Mattia Zaccagni. Nella lista dei bersagli negli anni passati compaiono anche nomi come Nicola Zalewski, Edin Dzeko, Radja Nainggolan, Jeremy Menez, Erik Lamela, Gervinho e Chris Smalling. Il denominatore comune è sempre lo stesso: assenze prolungate per motivi lavorativi o sportivi che finiscono per creare finestre di vulnerabilità.