Aspettiamoci altri gesti terroristici dagli anarchici. Per ora hanno ottenuto solo di consolidare il 41-bis

anarchici minacce (2)

Non si ferma l’offensiva dei compagni anarchici contro lo Stato. Disordini di Trastevere e una bomba incendiaria al commissariato Prenestino. E ieri una busta con all’interno un proiettile e minacce ai magistrati con riferimenti alla vicenda giudiziario dell’anarchico Alfredo Cospito è stata recapitata al direttore del quotidiano “Il Tirreno”, Luciano Tancredi. Oltre al proiettile, all’interno anche un foglio a quadretti in cui era vergato un messaggio scritto a stampatello: “Se Alfredo Cospito muore i giudici sono tutti obiettivi. Due mesi senza cibo. Fuoco alle galere”. Il messaggio recava anche la firma, una “A” maiuscola. Il proiettile, la busta e la lettera sono stati sequestrati dalla polizia di Livorno che ha aperto una inchiesta per ricostruire la provenienza del messaggio.

Azioni in puro stile Brigate Rosse

Insomma, come si vede, uno stile Brigate Rosse. Come fu peraltro la gambizzazione del dirigente dell’Ansaldo da parte di Alfredo Cospito. Il quale è anche accusato di aver piazzato due ordigni a basso potenziale in due cassonetti, che però non funzionarono. Sì, perché uno doveva servire ad attirare l’attenzione, l’altro a colpire i soccorritori accorsi. Per fortuna non è andata così. E non si creda che gli anarchici sdiano solo quelle poche decine che abbiamo visto a Trastevere. In realtà il loro filone di lotta è legato ai no-tav, ai no-triv, ai sedicenti ambientalisti vari. Insomma una rete vasta che raccoglie insieme black bloc, centro sociali, sinistra estrema, tutta l’eversione italiana ed estera che di volta in volta trovano una causa per cui spargere terrore.

Gruppi cementati da comuni ideologie “anti”

Secondo una corrispondenza proprio di Il Tirreno, sono decine i gruppi eversivi pronti a intraprendere a zioni clamorose. Sono contro – chissà perché – le tecnologie, ripetitori telefonici, l’alta velocità ferroviaria e adesso anche il 41-bis. Scrive il Tirreno: galassia che “nell’ultimo periodo si è compattata e in parte si è resa visibile attorno alla figura di Alfredo Cospito allargando il suo campo d’azione non solo al territorio nazionale. Dalla Grecia al Cile, passando dall’Italia. E dalla Toscana. Dove l’anarchismo insurrezionalista è negli anni attecchito soprattutto attorno alle tematiche antirepressive, anticarcerarie, ecologiste e ambientaliste ed è sfociato negli ultimi anni nell’opposizione allo sviluppo delle nuove tecnologie, in particolare il 5g, il nucleare e l’alta velocità ferroviaria”.

(Foto: Il Tirreno)