Assembramenti e caos al centro, ora anche i commercianti hanno paura

Sarà il coprifuoco alle 22, o la chiusura nei fine settimana dei centri commerciali. Che nell’ultimo mese ha impedito alla gente di sfogarsi. O forse hanno inciso anche ristoranti e bar chiusi alle 18. Impossibile prendere  un aperitivo con gli amici, difficile anticipare le compere dei regali natalizi. Ma da quando con l’ultimo DPCM del 3 dicembre la morsa si è un po’ allentata, sembra di assistere davvero a un ‘tana libera tutti’. A cominciare dal centro storico, che nel weekend è stato letteralmente preso d’assalto. Un fiume di gente, che si è riversata da Via del Corso a Fontana di Trevi. ‘Assaltando’ anche le strette stradine limitrofe, come via Condotti e via del Babbuino. Tutti in giro, in mezzo ad autobus, monopattino elettrici e risciò. Moltissimi giovani, troppi con la mascherina abbassata sotto al naso. E gente anche in mezzo alla strada, forse per non incrociarsi troppo vicino sul marciapiede. Con i rischi moltiplicati dalle auto, presenti in massa. Perché i varchi per ordine della Raggi in questo periodo rimangono aperti. Insomma un gran caos. E soprattutto, maxi assembramenti e un forte rischio di una ripresa del contagio. Che come sempre si vedrà purtroppo nelle prossime settimane. Superlavoro anche per le Forze dell’Ordine, e timori persino tra i commercianti. Lavorare va benissimo, hanno detto dalla maison di Spada al messaggero.it. Ma così abbiamo paura anche noi.

Ressa e assembramenti in tutta Roma: che Dio ce la mandi buona…

Chiusa la metro a Spagna e Flaminio. Ma il fiume di gente e gli assembramenti non si fermano

Per gli eccessivi assembramenti,  ieri sono state chiuse anche le fermate della metropolitana A di Spagna e di piazzale Flaminio. Ma le persone non si sono scoraggiate, proseguendo a piedi. O cercando di salire sulle navette stracolme. Nel pomeriggio, gli agenti della Polizia locale di Roma Capitale in collaborazione con la Questura e con il commissariato Trevi hanno anche disposto la chiusura ‘a soffietto’ di via del Corso, da largo Goldoni a Palazzo Chigi. Mentre fuori ad alcuni negozi, come Zara e La Rinascente, la fila è continuata fino alle otto di sera. Da noi si entra al massimo in trenta persone, ha dichiarato al messaggero.it una commessa di Sephora. Lavoriamo in sicurezza, ma questo fiume di gente non lo avevamo previsto. Situazione simile anche a Porta Portese, che ha riaperto i battenti domenica mattina. Afflusso riscontrato dalla municipale, circa 3200 persone. Con costanti richiami a mantenere le mascherine indossate e a non assembrarsi. Per quanto possibile, viste le circostanze.

Un quadro difficile e preoccupante quindi. Che verrà verosimilmente analizzato nel prossimo tavolo provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, previsto già in settimana. Nel quale sindaco (o un suo delegato), Prefetto, Questore e Forze dell’Ordine faranno il punto della situazione. Decidendo se si potrà andare avanti così fino alla vigilia di Natale. O se bisognerà modificare qualcosa, per evitare una ripresa del contagio simile a quella che abbiamo conosciuto dopo l’estate.

https://www.ilmessaggero.it/roma/news/roma_covid_assembramenti_shopping_centro_oggi_14_dicembre_2020-5643485.html