Assotutela: “Ora togliete le Ztl in centro”. Ma la Raggi si è intestardita

Assotutela, denuncia

«Non si fermano le proteste di cittadini e commercianti per la attivazione delle zone a traffico limitato in molte aree del centro storico della Capitale d’Italia. Su cui da settimane si è intestardita l’amministrazione della sindaca Virginia Raggi». Lo denuncia Assotutela, in una nota.

Nel centro storico negozi sul lastrico

«In seguito alle nuove ordinanze e ai nuovi dpcm, infatti, la Ztl – scrivono Michel Emi Maritato e Angela Leonardi, rispettivamente presidente e avvocato di Assotutela –  risulta essere ancora più inutile». Una Zona a traffico limitato «penalizzante e dannosa per le economie di commercianti e famiglie capitoline».

Assotutela denuncia la situazione assurda

«Da questi giorni – prosegue la nota – complice la chiusura di locali e ristoranti alle 18, d’altronde sarà in giro ancora meno gente, il centro rischia di tornare deserto e quindi viene ancora meno l’esigenza di tenere accese le Ztl. Veramente una beffa per numerosi negozianti che giustamente polemizzano di fronte a una scelta illogica e fuori luogo. La sindaca Raggi – conclude Assotutela – si metta una mano sulla coscienza e agisca immediatamente, disattivando le Ztl nel centro storico di Roma».

“Rischiamo altri centomila disoccupati a Roma”

“Al 30 novembre, con le restrizioni attuali relative al nuovo Dpcm e all’ultima ordinanza della Regione Lazio, i dati di cui disponiamo contano perdite economiche per la ristorazione a Roma di oltre 700 milioni di euro, con 100mila dipendenti che rischiano di finire in mezzo a una strada”. È questo l’allarme lanciato da Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio commentando in una nota gli effetti delle nuove chiusure attuate per rallentare il contagio. “Previsioni catastrofiche – aggiunge Pica -, di fronte alle quali gli esercenti non possono farcela da soli. Governo Conte ed Enti locali mettano in campo risorse a fondo perduto, agevolazioni fiscali, snellimento procedure. Sostegno concreto alle imprese, altrimenti a Roma sarà povertà. Per tutti”.