Atac, i sindacati contro il ricorso al lavoro interinale. Ed esplode la polemica

Esplode la polemica in Atac. Non è la prima volta nell’ambito della martoriata azienda capitolina dei trasporti, che deve fare i conti con bilanci in rosso da anni. E che è appesa a un concordato fallimentare siglato dalla precedente amministrazione grillina. Che va puntualmente onorato, pena il fallimento della società. Questa volta però il sindacato è saltato sulla sedia per l’intenzione di Atac di assumere nuovi autisti. Vista la attuale carenza di organico. Cosa giusta, e auspicata da tutti. Ma è sul metodo che si è arrivati alla rottura. Infatti secondo quanto riferito dalla Faisa CISAL, il reclutamento avverrebbe utilizzando agenzie interinali. Quindi senza una vera e propria selezione demandata a un concorso pubblico. Con il solito rischio, di successive polemiche e riscorsi. E con lo spauracchio di creare altro lavoro precario.

Sullo sfondo inoltre, rimangono tutti gli altri problemi irrisolti. I treni Caf in manutenzione, che hanno ridotto al minimo i convogli della Roma Lido. E le altre manutenzioni programmate sugli autobus, che stanno scadendo. Per non parlare dei filobus fermi in attesa di collaudo a Tor Pagnotta. Insomma, una situazione per nulla rosea. E oltre al sindacato, risposte urgenti al neo sindaco Gualtieri e all’assessore Patane’ vengono chieste a gran voce anche dalla politica.

Su Atac l’opposizione chiede chiarezza

L’azienda di trasporti sta reperendo personale per colmare la carenza di organico, ma tramite agenzie per le assunzioni di interinali, non via bando di gara, selezionando così il personale esterno all’azienda. “Bocciamo senza appello la scelta dei vertici A.T.A.C. Spa di ricorrere ad autisti esterni per sopperire alle carenze di organico. Il progetto di ricorrere ad agenzie interinali, nei i prossimi due anni, è avventato – prosegue Luciano Colacchi, segretario provinciale FAISA –  CISAL aggiungendo che – Servono concorsi e assunzioni”.

Serve soprattutto stabilità. Non è la prima volta che Atac si scontra col tema “precarietà”, solo la scorsa estate circa 200 tra autisti e operai della municipalizzata protestarono in Campidoglio per la stabilizzazione dei contratti. Esposti che furono accolti garantendo un rafforzamento definitivo dell’organico, che oggi ancora langue però.

È una denuncia condivisa anche in Campidoglio dai consiglieri di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo e Lavinia Mennuni: “Anziché rilanciare il servizio e puntare al consolidamento e potenziamento della dotazione organica di Atac, l’azienda del trasporto locale di Roma Capitale introduce forme di lavoro precario e di precarietà nell’erogazione del servizio attraverso il ricorso ad autisti in lavoro interinale – sostengono i consiglieri capitolini – Avviare il ricorso a forme di lavoro interinale per il reperimento di autisti crea un grave precedente che apre le porte, in futuro, a chi volesse compiere tagli al personale esternalizzando gli autisti”.