Atac, la rimessa Magliana sciopera: le linee interessate dallo stop zona Eur
Roma si prepara a un nuovo stop del trasporto pubblico. Dalle 20 alle 24 di oggi, mercoledì 29 ottobre, i bus Atac che fanno capo alla rimessa Magliana si fermeranno per uno sciopero di quattro ore proclamato dai sindacati Orsa Tpl e Usb.
L’agitazione, come precisato da Roma Servizi per la Mobilità, riguarderà esclusivamente le linee gestite da quella rimessa, ma l’impatto rischia comunque di essere significativo su molti quartieri della Capitale. Il servizio sarà regolare fino alle 20, poi si fermerà per riprendere solo dopo la mezzanotte, alle 00:01 del 30 ottobre.
La protesta degli autisti: “Più sicurezza, meno abbandono”
Alla base dello sciopero c’è la richiesta dei lavoratori di maggiori misure di sicurezza. Negli ultimi mesi, infatti, si sono moltiplicati gli episodi di violenza e vandalismo ai danni degli autisti, in particolare nella zona di Casetta Mattei, dove alcuni conducenti sono stati colpiti dal lancio di sassi durante il servizio.
I sindacati denunciano una situazione diventata ormai insostenibile. Chiedono presidi fissi delle forze dell’ordine, installazione di telecamere di bordo e una manutenzione più puntuale dei mezzi e delle strutture. “Non si può lavorare in queste condizioni – sottolineano i rappresentanti di Orsa Tpl –. Gli autisti sono quotidianamente esposti a rischi, e l’azienda non può continuare a ignorare le nostre richieste”.
Le linee coinvolte nello stop
Le linee di bus interessate dallo sciopero sono numerose e coprono gran parte del quadrante sud-ovest della città. Tra queste figurano, tra le altre, la 8, la 30, la 34, la 49, la 98, la 128, la 670, la 713, la 719, la 766, la 773, la 775, la 781, la 791, la 792, la 870, la 881, la 882, la 904, la 905, la 906, la 916, la 981, la 983, oltre alle linee M04, M30 e M50.
Durante le ore di sciopero il servizio non sarà garantito, mentre le ultime corse utili partiranno entro le 20. Dopo la mezzanotte riprenderanno solo alcune linee prioritarie – 128, 881, 904, 916 e 983 – per assicurare i collegamenti minimi nelle zone più periferiche.
Cittadini tra disagi e preoccupazioni
L’agitazione rischia di pesare soprattutto sui pendolari serali, sugli studenti universitari e su chi lavora nei turni serali e notturni. In molti dovranno ricorrere a mezzi alternativi o affrontare lunghi tempi d’attesa.
Le metropolitane e i bus notturni restano invece regolari, ma è prevedibile un aumento di affluenza e qualche disagio anche su queste linee. Le associazioni dei consumatori chiedono che Atac e l’amministrazione comunale “diano risposte concrete” e che “non si arrivi a nuovi scioperi senza un reale confronto”.
La replica di Atac e l’intervento del Comune
Atac, in una nota, ha espresso “dispiacere per i disagi ai cittadini”, sottolineando però che l’azienda è già al lavoro per “rafforzare le misure di sicurezza e la collaborazione con le forze dell’ordine”.
Dal Campidoglio arriva una prima apertura: l’assessorato alla Mobilità sta valutando un piano di videosorveglianza potenziata per le rimesse più esposte e interventi strutturali per migliorare la sicurezza dei conducenti. “Il problema è reale e va affrontato – ha dichiarato una fonte del Comune – ma bisogna farlo senza bloccare un servizio essenziale per la città”.
Un autunno caldo per il trasporto pubblico romano
Quello di oggi non sarà l’ultimo sciopero dell’autunno. A distanza di poche settimane, il 19 dicembre, è già previsto un nuovo stop di 24 ore indetto dal sindacato Osr Sul.
Il rischio è quello di un inverno difficile per la mobilità romana, tra mezzi insufficienti, traffico congestionato e tensioni sindacali sempre più forti. In questo contesto, la vertenza della rimessa Magliana diventa un simbolo del malessere diffuso tra i lavoratori del trasporto pubblico: una protesta che non chiede soltanto aumenti o contratti, ma il diritto a lavorare in sicurezza.
La sicurezza come priorità
Lo sciopero di stasera rappresenta l’ennesimo segnale d’allarme per il trasporto pubblico di Roma. Oltre ai disagi immediati per gli utenti, evidenzia un problema strutturale che riguarda la tutela di chi ogni giorno garantisce un servizio essenziale.
Senza sicurezza, non c’è mobilità efficiente. E senza un sistema di trasporto pubblico stabile, Roma rischia di restare ferma — non solo per uno sciopero, ma per un’emergenza che riguarda l’intera città.