ATAC parte la fase 2 ma i Romani si attaccheranno al tram

Sta per partite la fase due per molte attività, e la linea rossa è fissata per il fatidico quattro maggio. Non significa che le attività riapriranno tutte insieme perché  toccherà prima alle fabbriche, poi al commercio e infine a bar, ristoranti e altri esercizi come parrucchieri ed estetisti. Cioè dove il contatto umano per forza di cose è più ravvicinato. In attesa di conoscere nel dettaglio la road map di questa lenta ripresa alla normalità una cosa sembra già certa. Il trasporto pubblico giocherà un ruolo fondamentale in una città come Roma e per l’ATAC e gli utenti si prevede già un vero e proprio stress test. Tra obbligo di distanziamento sociale e mascherina indossata, limitazioni al numero dei passeggeri e divieto di affollamento alle fermate e in banchina alle stazioni della metro. Difficile coordinare e controllare tutto quanto, specie considerando le dimensioni della città. E la rete del trasporto pubblico locale. Ma i sindacati sono già sul piede di guerra e avvertono, senza controlli e sanificazioni gli autobus dalle rimesse non escono. Ma vediamo nel dettaglio quali potranno essere i maggiori problemi.

Fase 2, senza sanificazione dei bus non si esce dalla rimessa. E gli autisti non possono controllare i cittadini 

Rischia di partire malissimo la fase due per l’ATAC, l’azienda capitolina per il trasporto pubblico locale, secondo quanto riporta un recente articolo del quotidiano La Repubblica ripreso dal sito salviamoroma. E i sindacati sarebbero sul piede di guerra. Scordatevi pure che gli autisti usciranno dalle rimesse se le vetture non saranno adeguatamente sanificate. E parliamo anche di pali, maniglie e sedili. Perche’ qui è in gioco la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. E la situazione in alcune rimesse come Portonaccio e Tor Sapienza non è affatto sotto controllo. Questa la denuncia di Roberto Ricci della CISL che ha paura che la situazione possa esplodere quando le corse aumenteranno. Ma non c’è solo l’argomento dell’igiene e della pulizia a tenere banco. Infatti ATAC starebbe predisponendo percorsi protetti per entrare e uscire dalla metropolitana senza incontrarsi. Anche se alle banchine delle stazioni si punterà soprattutto sulla autodisciplina degli utenti. Concetto ripetuto anche da Sabrina Bianco, responsabile della divisione superficie dell’azienda. Le fermate dei bus a Roma sono circa 8500, impensabile controllarle tutte. Metteremo un presidio solo a quelle più importanti. Ma basterà?

Sull’autobus al massimo in 20 persone, 16 sedute e 4 in piedi. Per gli operatori sarà un flop

Rispetto delle regole e autodisciplina dei cittadini. ATAC punterà soprattutto su questo per affrontare la delicata fase 2 delle riaperture. Che inizieranno gradualmente dal quattro maggio. Si viaggerà al massimo in venti su ogni vettura tra posti a sedere e in piedi. Ma chi controllerà il rispetto delle regole e del distanziamento sociale? Gli autisti hanno fatto già sapere che non spetta a loro. E in questo caso è difficile dargli torto. Cosa dovremmo fare osserva qualcuno. Se entra il ventunesimo e non vuole scendere facciamo una rissa? O se un passeggero si toglie la mascherina fermiamo l’autobus e gliela rimettiamo? O lo salviamo dal linciaggio degli altri? In realtà servirebbero i famosi controllori. Ma su oltre mille vetture in servizio giornaliero divisi in tre turni significherebbero tremila addetti. Che l’azienda non ha. E nessuno potrà garantire che in caso di una frenata brusca qualche persona che aspetta di scendere non si avvicini ad un’altra a meno dei famosi due metri di legge. Insomma non sarà facile ripartire, nemmeno se si sceglie l’autobus. Tanto che il presidente di Roma servizi per la mobilità Stefano Brinchi dichiara di puntare sullo smart working e la differenziazione degli orari negli uffici. Come dire speriamo che siate pochi, così forse vi gestiamo. Se no c’è sempre il monopattino, come ha candidamente dichiarato la stessa sindaca Raggi in una recente intervista a Radio Cusano Campus. E allora è proprio il caso di dire, cari cittadini romani il messaggio del comune e dell’ATAC è chiaro. Alla ripresa, più che prendere l’autobus dovrete attaccarvi al tram!

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