Attacco hacker all’Italia e ad altre nazioni: il governo attiva la task force per la cybersicurezza

attacco hacker

”Il Governo segue con attenzione, aggiornato dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Acn, gli sviluppi dell’attacco” hacker “culminato oggi tramite un ransomware già in circolazione nei server VMware ESXi”. Lo si legge in una nota di palazzo Chigi.

“Domani mattina alle 9 il sottosegretario Alfredo Mantovano, autorità delegata per la cybersicurezza, incontrerà a Palazzo Chigi il direttore di Acn, Roberto Baldoni, e la direttrice del Dis-Dipartimento informazione e sicurezza, Elisabetta Belloni, per fare un primo bilancio dei danni provocati dagli attacchi e per confermare la promozione della adeguata strategia di protezione, peraltro da tempo già in atto. Nelle settimane passate la necessità di contrastare le vulnerabilità dei sistemi informatici aveva costituito oggetto di una informativa da parte del presidente Giorgia Meloni in sede di Consiglio di ministri, accompagnata dall’invito a uno stretto raccordo fra le strutture istituzionali e Acn”.

Attacco hacker: ecco quali nazioni hanno colpito

“I primi ad accorgersene sono stati i francesi, probabilmente per via dell’ampio numero di infezioni registrato sui sistemi di alcuni provider in Francia. Successivamente l’ondata di attacchi si è sposta su altri Paesi tra cui l’Italia. In questo sono momento – spiega l’Acn – qualche migliaio i server compromessi in tutto il mondo, dai paesi europei come Francia – paese più colpito – Finlandia e Italia, fino al Nord America, in Canada e negli Stati Uniti”.

Cybersicurezza: allerta su gruppi criminali internazionali

”L”ennesimo attacco degli hacker che ha messo in ginocchio interi sistemi informatici internazionali richiede una risposta complessiva con un sistema di cybersicurezza granitico e con pene durissime per gli autori di questi atti criminali”. Lo afferma Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. ”Bisogna aumentare gli sforzi di protezione – dice Antoniozzi – e tutelare e proteggere gli utenti, colpendo nel frattempo con pene esemplari e omogenee i gruppi criminali e con accordi che siano di valenza extraterritoriale. Ciò che è accaduto oggi è già successo prima e ci sono dati essenziali e sensibili in gioco conclude Antoniozzi”.