Attentato al prete anti spaccio don Antonio Coluccia: ferito un poliziotto della scorta

Il prete antispaccio di San Basilio don Coluccia, durante la marcia della legalità in corso in via dell’Archeologia, a Tor Bella Monaca, a Roma, è stato avvicinato da un uomo in sella a uno scooter di grossa cilindrata. Dopo uno scambio di battute, il centauro, all’altezza delle strisce pedonali, ha provato a investirlo, non riuscendoci e investendo invece l’agente della scorta del sacerdote. Nel frattempo i poliziotti presenti sul posto hanno sparato due colpi, uno dei quali ha colpito all’avambraccio l’aggressore, subito dopo bloccato e fermato. Illeso don Coluccia, mentre l’agente di scorta investito, non in pericolo di vita, è stato ricoverato al Casilino insieme all’aggressore in stato di fermo.
Don Antonio Coluccia, 48 anni, sacerdote sotto scorta per aver sfidato le mafie, che all’imbrunire di ogni giorno scende in strada e prega. A San Basilio, tra via Corinaldo e via Carlo Tranfo, “il supermarket della droga” dove normalmente con il favore delle tenebre (i lampioni vengono puntualmente messi fuori uso) c’è chi fa coda per comprare sostanze stupefacenti, un triste commercio di morte cui l’azione del sacerdote infligge perdite economiche valutate dalle Forze dell’ordine tra i 20 e i 30 mila euro per volta.

«Qui c’è un vero e proprio supermarket della droga, uno dei più grandi in Europa, aperto 24 ore su 24 e gestito dalle potenti ‘ndrine calabresi e dalla mafia albanese», ha raccontato l’inviato di Striscia Vittorio Brumotti, che ha sostenuto le iniziative del prete anti spaccio.
L’iniziativa del sacerdote della periferia romana hanno dato i loro frutti. Molti pusher sono stati fermati e con loro – almeno per qualche ora – le attività di spaccio. Una battaglia che a San Basilio è combattuta anche da don Antonio Coluccia, il prete sotto scorta che da mesi cerca di riappropriarsi del territorio