Auto di lusso e frodi IVA: smantellato un impero milionario tra Frosinone e Germania

Un’organizzazione criminale ben strutturata, con ramificazioni in tutta Italia e all’estero, è stata smantellata all’alba di oggi, venerdì 30 maggio 2025, grazie a un’operazione congiunta della Guardia di Finanza di Frosinone e dei Carabinieri di Pontecorvo, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cassino. Al centro dell’indagine: frodi all’IVA, intestazioni fittizie di beni, traffico illecito di auto di lusso e riciclaggio internazionale.
Gli investigatori hanno dato esecuzione a un’ordinanza del GIP del Tribunale di Cassino che ha disposto misure cautelari personali e patrimoniali a carico di cinque soggetti, accusati – a vario titolo – di associazione per delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.

La banda importava autovetture di grossa cilindrata – BMW, Mercedes, Porsche, Audi, McLaren – dalla Germania e da San Marino, falsificando la documentazione fiscale per eludere il pagamento dell’IVA. Solo nel 2021 sono stati registrati oltre 1,1 milioni di euro in auto vendute, con una evasione IVA di oltre 250mila euro.
Le basi tra Lazio e Germania
La sede logistica della rete era una lussuosa attività di ristorazione a Pontecorvo, mentre le auto venivano regolarmente reimmatricolate in Italia grazie al supporto di agenzie compiacenti nel casertano e nel catanzarese. Il denaro così generato veniva ripulito tramite l’apertura di nuove attività commerciali – soprattutto ristoranti – intestate a prestanome in difficoltà economica o già noti alle forze dell’ordine.
Alcuni dei soggetti coinvolti risultano contigui ai clan della criminalità organizzata campana, in particolare al clan dei Casalesi, che secondo gli inquirenti avevano interesse nel reinvestimento dei proventi illeciti anche nel Lazio.
Sequestri milionari e società fittizie: il bilancio dell’operazione
Il GIP ha disposto il sequestro preventivo di 8 auto, compresa una Lamborghini Urus, quote societarie per oltre 573.000 euro, e il blocco di 57 rapporti finanziari. Le sedi delle società coinvolte si trovano a Pontecorvo, Frosinone e in Germania.
Le indagini, partite da una segnalazione su attività sospette nel Comune di Pontecorvo, si sono sviluppate grazie a intercettazioni, pedinamenti e riscontri documentali, in collaborazione con le autorità tedesche e sammarinesi.
Un’indagine che ha svelato una rete criminale sofisticata e ramificata, capace di muovere milioni di euro nel commercio illegale di auto di lusso, danneggiando lo Stato e aggirando sistematicamente i controlli fiscali.