Auto storiche, il Me ne frego di Gualtieri: restano i divieti di circolazione nonostante il Tar

Le auto storiche continuano a restare fuori dalla Ztl. L’ordinanza con cui il sindaco, a fine marzo, ha prorogato “i provvedimenti di limitazione della circolazione per i veicoli più inquinanti”, continua ad includere le auto d’epoca.

La sentenza

Già la precedente ordinanza, firmata ad ottobre, aveva provocato la reazione degli appassionati dei veicoli storici che, forte di una recente sentenza del Tar, confidavano venissero eliminati i divieti per la circolazione dei relativi mezzi. Sulla questione è tornato il capogruppo della lega Fabrizio Santori, presentando un’interrogazione in Campidoglio. “La proroga del divieto di circolazione per le auto più inquinanti nella fascia verde comprende ancora i veicoli storici nonostante il Tar si sia espresso in favore di una deroga in favore di questi mezzi, riconoscendo la necessità di bilanciare la tutela dell’ambiente con quella dei valori storici e culturali del collezionismo” ha ricordato Santori.

La deroga concessa da Gualtieri

Nell’ordinanza Gualtieri aveva in realtà recepito i rilievi del tribunale. Aveva infatti previsto una proroga che, però, è stata considerata inadeguata dai collezionisti. Il sindaco aveva infatti permesso la circolazione degli autoveicoli e motoveicoli di interesse storico e collezionistico che, prima dell’entrata in vigore dell’ordinanza, avessero almeno 30 anni. Ma quel permesso era valido per circolare nella Ztl fascia verde solo tra le ore 20 del venerdì alle ore 24 del sabato.

Le proteste e l’interrogazione

A dicembre l’Automotoclub storico italiano (ASI) che insieme alla “Scuderia romana la Tartaruga” ed altre realtà del settore, aveva presentato un ricorso al Tar, si era lamentata per la mancata applicazione della sentenza del Tar. Come all’epoca era stato rilevato dal presidente dell’Asi Alberto Scuro, “non si è mai chiesto che i veicoli di interesse storico e collezionistico potessero circolare liberamente” ma che venisse consentito a quelli in possesso di una certificazione riportata sul libretto, di “poter circolare con normative dedicate”. E per queste ragioni era stato annunciato un ennesimo ricorso.

Ira Santori

“Il fanatismo ecochic della sinistra, perduto nella spropositata fascia verde capitolina, la più estesa d’Europa, dimentica perfino le sentenze piuttosto che sforzarsi per depotenziare un provvedimento fortemente penalizzante” ha rimarcato Santori che, sulla vicenda, ha chiesto l’intervento del sindaco.