Autobus strapieni: a che serve la mascherina a bordo?

Autobus mascherina

Ok, dobbiamo indossare la mascherina sempre; poi, se saliamo su un autobus strapieno non vale il contagio?

Finora ci eravamo abituati ad osservare tre regole chiave: la prima, quella igienica, lavarci spesso le mani. Ed è giusto.

La mascherina serve in autobus strapieni?

Poi, ci hanno predicato il distanziamento sociale e se proprio non riuscivamo a stare oltre un metro almeno coprirci naso e bocca con la maschera.

Adesso, il governo dice che non possiamo farne proprio a meno. Anche a dieci metri, a cento, a chissà che distanza, la mascherina diventa il nostro addobbo essenziale. Come le mutande, la canottiera, i calzini.

Ma ai trasporti chi ci pensa?

Nel decreto di Conte non c’è traccia di prudenza nel trasporto pubblico. Anzi, si è addirittura aumentata, nelle scorse settimane, la presenza sui bus all’80 per cento della capienza dalla metà a cui era stata fissata. La prodigiosa idea del ministro De Micheli non è stata quella di far aumentare le vetture a disposizione, ma semplicemente quella di stare un più stretti a bordo. L’avvicinamento sociale…

Sciocchezze mentre cresce il rischio di contagio

Un’autentica sciocchezza partorita da chissà quale fervida mente espone a rischi di contagio i nostri ragazzi.

L’80% dei mezzi pubblici con licenza di “imbarco” significa affollare oltre ogni limite comprensibile in tempi di coronavirus autobus e metropolitane e uno si chiede a che possa servire una mascherina…. Comunque si mette in pericolo la salute dei passeggeri. Se non è vero, vuol dire che sono sciocchezze le misure propagandate finora.

E’ evidente che servono nuovi mezzi e se occorre anche ricorrendo al mercato privato, che ne ha molti disponibili. Ma ridurre gli spazi è una pazzia. Che ne è, poi, della promessa di modificare, scaglionare, gli orari di ingresso e di lavoro per non affollare eccessivamente i trasporti?

A volte sembra di assistere a discorsi lunari rispetto a regole che dovrebbero essere elementari da comprendere. Ma chi governa, ai vari livelli, è più a caccia di fuochi artificiali che di soluzioni reali. Ormai siamo ad una specie di lockdown psicologico senza alcuna concreta prospettiva di fuoriuscita dalla crisi. Siate seri, per favore.