Avanza la pasta italiana nel mondo: ogni giorno servita in 200 nazioni

pasta al pomodoro (2)

Grande successo per la pasta nel mondo. Ogni giorno 75 milioni di porzioni di pasta italiana sono state proposte nelle case e nei ristoranti di quasi 200 Paesi. Un piatto di pasta è anche un alimento anticrisi, con poco più di 2 euro un piatto gustoso ed equilibrato per una famiglia di 4 persone. Lo rileva Unione italiana Food in vista del World pasta day del 25 ottobre. “Oggi oltre il 60% dei pacchi di pasta prodotti in Italia viene esportata, contro il 48% nel 2000 e il 5% nel 1955 – afferma Riccardo Felicetti, presidente dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food -.

Il successo della pasta italiana nel mondo merito dei pastai

Se la pasta italiana gode all’estero di tanto successo e ha un percepito estremamente positivo è merito del saper fare centenario dei pastai italiani. E di chi, nei ristoranti italiani nel mondo, la valorizza in piatti che trasmettono il piacere e la gioia del mangiare mediterraneo. Tra gli intervistati, un cuoco su 3 ci ha anche rivelato che ogni volta che prepara un piatto di pasta pensa agli insegnamenti della mamma o della nonna. Sarà forse questo mix di sapere e amore il segreto della pasta italiana? Di certo la pasta è un momento di felicità quotidiano”.

Pasta in aumento anche nei ristoranti italiani all’estero

E nei ristoranti italiani all’estero, nell’82% dei casi, il consumo di pasta è aumentato, un trend che si riscontra soprattutto in Giappone e in Francia. E’ quanto emerge da una ricerca che ha interpellato 60 cuochi e ristoratori italiani attivi in Germania, Francia, Uk, Usa, Giappone ed Emirati Arabi Uniti. Tutti Paesi tra l’altro che rappresentano la spina dorsale e il futuro dell’export di pasta italiana. La pasta è molto importante nel determinare il successo del locale per il 67% dei ristoratori (addirittura l’80% in Francia e Germania).

Pochi i compromessi con gli usi locali

Il 50% dei consumi di pasta nei ristoranti è coperto da pasta secca lunga, come spaghetti, linguine, bucatini e soprattutto liscia. E’ sorprendente come la pasta conquisti sempre di più all’estero con il 22% dei ristoratori che serve maxi-porzioni oltre i 100 grammi. Sono anche pochi i compromessi rispetto agli usi locali. Il 55% dei ristoranti serve ricette regionali italiane, il 31% ripropone la tradizione e solo il 14% ritiene che il glocal sia la strada giusta. Anche le ricette che hanno poco a che vedere con il Made in Italy scompaiono nel 73% dei ristoranti.