Azione Studentesca guida la protesta degli studenti contro gli incompetenti

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Il ministro Azzolina vuole tutti a scuola subito, e sostiene che le condizioni ci sono. Quali condizioni? I 500 morti al giorno, il tasso di positività alto, le terapie intensive in aumento? La battaglia di religione per il rientro a tutti i costi porterà probabilmente alla catastrofe e all’aumento dei contagi, perché questa frettolosa riapertura ha portato in strada 10 milioni di persone. Se a fine mese o a inizio febbraio i contagi dovessero aumentare, come sembra dai dati, Azzolina se ne dovrà andare a casa, e con lei Conte. Ma probabilmente e fortunatamente se ne andranno anche prima.

Azione Studentesca mobilita i giovani contro la Azzolina

Per questo gli studenti continuano a protestare. Tra le organizzazioni più attive in difesa degli studenti c’è Azione Studentesca. “Continua la mobilitazione di Azione Studentesca Roma. Oggi siamo in piazza San Silvestro per mandare a casa questo ministro e questo governo incompetente.” Lo affermano in una nota congiunta di Leonardo Samà, responsabile di Azione Studentesca Roma, e Francesco Todde, presidente di Gioventù Nazionale Roma. “I presidi sono stati abbandonati a loro stessi, vittime, come tutte le componenti studentesche, dello scarica barile di Azzolina”.

Trasporti pubblici insufficienti

“I mezzi pubblici – sottolineano- la maggiore causa di contagio di covid tra studenti, sono insufficienti a garantire il trasporto casa-scuola in sicurezza. Il ministero, a quattro mesi dall’inizio della scuola, non ha ancora dato una certezza assoluta sull’esame di maturità, lasciando ai maturandi solo la metà del tempo per prepararsi. I ragazzi di Azione Studentesca Roma continuano ad essere il megafono della rabbia degli studenti romani: pretendiamo le immediate dimissioni del ministro Azzolina.”

Azione Studentesca: un modello di scuola diverso

“Dalla grossolana riapertura delle scuole  Roma è stata, e si conferma tutt’ora, megafono degli studenti romani. Dal 18 gennaio ad oggi, i nostri ragazzi hanno organizzato proteste, animato assemblee, manifestato sotto il ministero dell’ riuscendo ad essere ricevuti dai dirigenti del Miur”. “Abbiamo guidato la protesta di tutti gli studenti romani, sia di coloro più sensibili al nostro bagaglio politico e valoriale sia di quelli più distanti, ma che comunque ci riconoscono la capacità di dialogo e rappresentanza studentesca. È il frutto di un lavoro che ormai da diversi anni stiamo compiendo nelle scuole. Sindacalismo studentesco, battaglie valoriali, un modello di  diverso, in cui la socialità e la comunità è posta come fondamento del sistema “, concludono.
(Foto: La voce del patriota”)