Baiardo torna da Giletti: “La mia profezia su Messina Denaro? Avevo una fonte. Il boss non ne ha per molto” (video)

“La notizia che anticipava la cattura di Matteo Messina Denaro arriva da un ambito palermitano ma non dai fratelli Graviano. Penso che loro ormai abbiano staccato la spina. Dopo 30 anni di galera, hanno studiato, si sono laureati, hanno il diritto di gofersi i figli adesso?”. Lo ha detto Salvatore Baiardo, l’uomo che a novembre scorso anticipo’ l’arresto del boss Matteo Messina Denaro, intervistato da Massimo Giletti a Non è l’Arena, su La7.

“Le mie non erano profezie, queste sono cose delicate. I giornalisti dicevano che correva voce sulla malattia di Messina Denaro, ma perché allora non l’ha scritto nessuno? La fonte non posso rivelarla, non in tv”.

“Messina Denaro si è fatto catturare?”

“Matteo Messina Denaro? Non ne ha per molto…”, ha poi detto Baiardo, parlando del condizioni di salute dell’ormai ex latitante. “Può essere che gli amici palermitani gli abbiano consigliato di farsi catturare?”, chiede Giletti. “E’ difficile rispondere a questa domanda”.

Baiardo: “La mafia non ha bisogno del tritolo per eliminare un ministro”

Baiardo ha parlato poi dei fratelli Graviano. “Matteo Messina Denaro, Totò Riina, Bernardo Provenzano dove sono stati arrestati? Tutti e tre in Sicilia, mentre i fratelli Graviano sono stati arrestati a Milano, c’è qualcosa che non torna. I fratelli si stavano rifacendo un’altra vita. I pentiti non possono continuare a inventarsi le barzellette. Se i Graviano dovevano continuare a delinquere, sarebbero rimasti a Brancaccio”.

“Se la mafia vuole eliminare un ministro”, ha detto ancora l’ospite di Giletti, “non servono 200 kg di tritolo, lo fa dimettere, come è già successo”.